Il messaggio Inps n. 5145 del 3 agosto 2015 riapre la strada alle domande per il bonus bebè 2015 respinte per motivi economici ed introduce chiarimenti importanti in merito ad accettazioni tardive e riconoscimento degli arretrati. Ecco tutte le novità.

Bonus bebè e ISEE: come far riesaminare la domanda

Nel messaggio in analisi è previsto espressamente che, in caso di domanda respinta per motivi inerenti al mancato rilevamento di ISEE valido o al mancato riscontro nella dichiarazione del requisito di convivenza genitore-figlio, il richiedente possa far riesaminare la richiesta presso la sede Inps competente territorialmente.

Una volta ricevuta la domanda, l’Inps procederà a tutte le verifiche volte all’esame della richiesta del bonus. Peraltro, qualora questo secondo esame si concluda con esito positivo, il bonus per la natalità dovrà includere anche tutte le mensilità arretrate spettanti. Ma quando l’ISEE si può considerare valido secondo i requisiti per il bonus bebè? Ricordiamo che, come previsto dalla legge Stabilità 2015 che ha introdotto l’assegno di natalità, l’importo riconosciuto è di 1.920 euro annue per figlio (160 euro al mese) per redditi inferiori a 7 mila euro e di 960 euro (80 euro al mese) per Isee tra i 7 e i 25 mila euro. Oltre i 25 mila euro di Isee il bonus non è riconosciuto.

Domanda bonus bebè 2015: correzioni e modifiche

Sempre nello stesso messaggio Inps viene chiarita la procedura di correzione delle domande inviate in caso di sopravvenute variazioni. Il percorso da seguire online, dopo aver effettuato l’accesso al sito dell’Inps tramite PIN, è -> Servizi per il cittadino -> Autenticazione con PIN -> Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito ->Assegno di natalità – Bonus bebè ->invio comunicazioni.