Affrontiamo un argomento molto dibattuto per le coppie separate, quello dell’assegno di mantenimento e del ritardo del suo pagamento. Cosa si rischia in caso di assegno pagato in ritardo? La moglie può denunciare l’ex marito?

Pagare in ritardo l’assegno di mantenimento

A chiarire questo aspetto è stata la Corte di Appello di Palermo, la quale ha affermato che l’ex moglie può denunciare il coniuge solo se questo ha effettuato pagamenti irrisori o se non ha pagato per futili motivi.

In linea di massima è possibile denunciare il coniuge che non paga l’assegno di mantenimento solo se questo fa mancare i mezzi di sussistenza ai destinatari dell’assegno. Un semplice pagamento in ritardo non può far scattare il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, soprattutto se l’importo viene pagato poi pagato per intero. Il coniuge che paga in ritardo non rischia nulla se l’assegno viene poi pagato integralmente e corrisponde a quanto pattuito con la sentenza.

Anche in passato la Cassazione si era occupata del quesito e aveva ugualmente dichiarato che non sussiste reato a meno che al figlio minore o all’ex moglie vengono fatti mancare i mezzi di sussistenza. Dunque, non sono previste condanne penali per un semplice ritardo e nemmeno quando l’omissione è minima, quindi anche il ritardo di una mensilità che non pregiudica danni ai destinatari. In sintesi, la condanna penale per il mancato pagamento dell’assegno di mantenimento è giustificata solo quando l’ex marito non paga senza motivazioni valide oppure effettua dei pagamenti irrisori.