Il 730 ordinario o precompilato deve essere presentato entro il prossimo 30 settembre. I rimborsi di norma sono effettuati entro il mese successivo alla ricezione del risultato contabile da parte del datore di lavoro. Tuttavia i rimborsi potrebbero essere bloccati dall’Agenzia delle entrate che potrebbe decidere di approfondire i controlli sulla dichiarazione dei redditi presentata dal contribuente.

I rimborsi del 730

Nel corso dell’anno, il lavoratore subisce delle ritenute Irpef in busta paga. In sede di dichiarazione dei redditi, considerando le varie agevolazioni fiscali a cui ha diritto il lavoratore ossia eventuali detrazioni, deduzioni ecc, si ha riscontro se è stato versato di più o di meno di quanto effettivamente dovuto all’Erario.

Da qui i conguagli IRPEF in busta paga possono essere a credito o a debito. I conguagli sono effettuati  a partire dal mese successivo a quello di ricezione del risultato della dichiarazione da parte del datore di lavoro.  Il sostituto d’imposta non esegue il versamento del debito o il rimborso del credito di ogni singola imposta o addizionale se l’importo che risulta dalla dichiarazione è uguale o inferiore a 12 euro.

La tempistica con la quale l’eventuale rimborso è effettuato in busta paga potrebbe subire dei rallentamenti.

Questo potrebbe avvenire a causa dei c.d controlli preventivi. Controlli che con alcuni accorgimenti si possono evitare.

I controlli preventivi sul 730

In base all’articolo 5, comma 3-bis, del D.Lgs 175/2014, l’Agenzia delle entrate può attivare i c.d controlli preventivi, nel caso di presentazione della dichiarazione 730 (ordinario o precompilato) direttamente ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale:

  • con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta;
  • che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate;
  • ovvero determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro.

Il rimborso che risulta spettante al termine dei controlli preventivi è erogato dall’Agenzia delle entrate non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione.

In caso di attivazione dei controlli preventivi sul 730, le modalità di esecuzione dei rimborsi sono le stesse di quelle previste per i contribuenti senza sostituto d’imposta. Dunque i rimborsi non avvengono in busta paga. I controlli preventivi trovano applicazione anche in riferimento alle dichiarazioni 730 precompilato o ordinario presentato tramite Caf o professionista abilitato.

Infine, si ricorda che c’è ancora poco tempo per presentare il 730-2021. Infatti non si può andare oltre il 30 settembre. La scadenza riguarda sia il 730 ordinario o precompilato.

Superata tale data, è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi tramite il modello Redditi 2021.