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Oggi: 05 Dic, 2025

Esenzione bollo auto disabili nelle regioni senza ufficio: a chi rivolgersi per la domanda?

La richiesta di esenzione bollo auto disabili passa per l'ufficio tributi della regione. Come fare se manca l'ufficio di competenza?
1 mese fa
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bollo auto
Foto © Licenza Creative Commons

Il bollo auto è una delle imposte più discusse tra gli automobilisti italiani, ma non tutti sono tenuti a pagarlo. La normativa prevede, infatti, alcune categorie esenti, tra cui le persone con disabilità che utilizzano il veicolo per la propria mobilità. Capire chi ha diritto all’esenzione e come richiederla è fondamentale per evitare errori e sfruttare correttamente i benefici fiscali riconosciuti dalla legge. Soprattutto in quelle regioni in cui non c’è un ufficio tributi di riferimento.

Il riferimento normativo dell’esenzione bollo auto disabili

L’esenzione dal pagamento del bollo auto per i disabili trova la sua base nell’articolo 8, comma 7, della legge n.

449 del 1997. La norma stabilisce che non è dovuta la tassa automobilistica, sia statale che regionale, per i veicoli utilizzati per la locomozione delle persone con disabilità riconosciute ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 104 del 1992.

In altre parole, chi rientra tra le categorie di disabili tutelate da questa legge può usufruire dell’esenzione, a condizione che il veicolo sia destinato al loro trasporto o alla loro mobilità personale.

I veicoli ammessi all’esenzione

Non tutti i mezzi rientrano automaticamente nel beneficio. La legge individua dei limiti precisi legati alle caratteristiche tecniche del veicolo.
L’esenzione spetta per:

  • Autovetture e motoveicoli a benzina con cilindrata fino a 2.000 centimetri cubici;
  • Veicoli diesel o ibridi con cilindrata fino a 2.800 centimetri cubici;
  • Auto elettriche con potenza non superiore a 150 kW.

Questi limiti coincidono con quelli previsti anche per l’applicazione dell’aliquota IVA agevolata al 4% in caso di acquisto del veicolo da parte di soggetti disabili.

L’agevolazione è riconosciuta sia per i mezzi adattati alle esigenze della persona con disabilità, sia per quelli prodotti in serie, purché utilizzati per la mobilità dell’interessato.

Chi può beneficiare dell’esenzione

Il diritto all’esenzione dal bollo auto spetta alle persone con disabilità che rientrano nelle categorie previste dalla legge 104/1992. In particolare, si tratta di soggetti che presentano una ridotta o impedita capacità motoria permanente o che necessitano di veicoli speciali per gli spostamenti.

Possono beneficiare dell’agevolazione anche i familiari che hanno fiscalmente a carico la persona disabile, se il veicolo è intestato a loro ma utilizzato per la mobilità del soggetto avente diritto.

La normativa punta a garantire un sostegno concreto a chi, a causa della propria condizione fisica, ha maggiori difficoltà negli spostamenti e necessita di un mezzo di trasporto adeguato.

L’ente competente e la procedura di esenzione bollo auto disabili

L’ufficio incaricato di concedere l’esenzione è l’ufficio tributi della Regione di residenza. Ogni Regione gestisce autonomamente la procedura, per cui i documenti richiesti e le modalità di presentazione possono variare. Ricordiamo che il bollo auto è un tributo di competenza regionale.

In alcune aree del Paese, dove non è presente un ufficio tributi regionale, la domanda può essere presentata all’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.

È consigliabile rivolgersi direttamente agli uffici competenti o consultare il sito web della propria Regione per conoscere nel dettaglio la documentazione necessaria e le tempistiche di presentazione.

Documenti e requisiti

Per ottenere l’esenzione dal bollo auto disabili è necessario, in genere, presentare:

  • Copia del verbale medico che attesta la disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 104/1992;
  • Documento di identità dell’interessato o del familiare intestatario del veicolo;
  • Certificato di proprietà o libretto di circolazione del mezzo;
  • Eventuale documentazione fiscale che dimostri che la persona disabile è a carico del familiare richiedente.

In caso di veicolo adattato, è necessario allegare anche la documentazione tecnica o le fatture relative agli adattamenti effettuati.

Durata dell’esenzione bollo auto disabili

L’esenzione dal bollo auto per disabili non è limitata nel tempo, ma resta valida finché permangono i requisiti previsti dalla legge. Tuttavia, in alcune Regioni può essere richiesto di confermare periodicamente il diritto, presentando una nuova domanda o aggiornando la documentazione.

In caso di cambio di veicolo, l’interessato deve ripetere la procedura di richiesta per il nuovo mezzo.

Le amministrazioni regionali possono effettuare controlli per verificare la correttezza delle dichiarazioni presentate. Se emerge che i requisiti non sussistono più, l’esenzione viene revocata. E il contribuente è tenuto al pagamento del bollo, con eventuali sanzioni e interessi.

L’importanza di informarsi sull’esenzione bollo auto disabili

Poiché le modalità di richiesta e i moduli da compilare possono variare da una Regione all’altra, è sempre opportuno informarsi preventivamente presso l’ufficio tributi competente.

Una semplice verifica consente di evitare ritardi o respingimenti della domanda e di ottenere correttamente un beneficio fiscale di grande utilità per molte famiglie.

Riassumendo

  • Il bollo auto disabili è esente per i veicoli destinati alla loro mobilità.
  • Rientrano auto e moto entro specifici limiti di cilindrata o potenza elettrica.
  • Possono beneficiarne disabili legge 104/1992 o familiari con disabile a carico.
  • La domanda si presenta all’ufficio tributi regionale o all’Agenzia delle Entrate.
  • Servono verbale medico, documenti d’identità, libretto e eventuali certificati d’adattamento.
  • L’esenzione dura finché restano i requisiti; è consigliato verificare periodicamente.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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