La cinese Xiaomi ha appena dichiarato che il tribunale degli Stati Uniti ha ufficialmente rimosso la società dalla lista nera delle “Compagnie militari cinesi comuniste (CCMC)”. Dunque, sono state revocate tutte le restrizioni sugli investitori statunitensi che intendono acquistare o che già detengono le sue azioni. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Xiaomi rimossa dalla lista nera delle “Compagnie militari cinesi comuniste (CCMC)

“Il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto di Columbia ha emesso un’ordinanza finale che esclude l’azienda dalla lista delle Compagnie militari cinesi comuniste (CCMC) da parte del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti”.

A dichiararlo è stata la stessa Xiaomi in un deposito alla borsa di Hong Kong, secondo la quale l’ordine del tribunale è stato effettuato già martedì scorso.

“La società ribadisce di essere una società aperta, trasparente, quotata in borsa, gestita e gestita in modo indipendente”, ha dichiarato il presidente di Xiaomi Lei Jun.

Ad ogni modo, già da inizio maggio, un deposito del tribunale americano rendeva noto che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti avrebbe rimosso Xiaomi dalla lista nera del governo, segnando, di fatto, una netta inversione da parte dell’amministrazione Biden rispetto alle politiche e alle pressioni dell’ormai ex presidente Donald Trump.

La lista, ad oggi, contiene i nomi di circa 31 aziende cinesi le cui azioni non possono essere acquistate dagli investitori americani.

La notizia è stata accolta con entusiasmo da parte degli investitori. Nella giornata di ieri, il titolo Xiaomi ha guadagnato più del 4 per cento.

 

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