Spegne oggi le 20 candeline il Viagra, la pillola blu del colosso farmaceutico americano Pfizer. Era il 27 maggio del 1998, quando la Food and Drug Administration rilasciò l’autorizzazione per la vendita sul territorio americano. Solo quel giorno si registrarono ben 65 milioni di prescrizioni mediche in tutto il mondo. E dire che il principio attivo, il sildenafil, era stato testato già agli inizi degli anni Novanta contro i disturbi cardiovascolari come l’angina pectoris. I medici, tuttavia, notarono effetti collaterali che sarebbero stati sfruttati anni dopo per dare vita a un mercato miliardario.

Il Viagra, infatti, sbarcò sul mercato come metodo per contrastare l’impotenza e le disfunzioni erettili, più in generale. Dal suo esordio e stando ai dati relativi ai primi 18 anni di commercializzazione, Pfizer di pillole blu ne ha vendute 1 miliardo in tutto il mondo, di cui 65 milioni in Italia, secondo paese consumatore in Europa dopo il Regno Unito.

Per lanciare un prodotto, il cui acquisto s’immaginava sarebbe stato imbarazzante, fu utilizzato come testimonial negli USA il repubblicano conservatore Bob Dole, l’uomo che sfidò, perdendo, Bill Clinton alle elezioni presidenziali del 1996. All’infuori degli USA, anche la leggenda brasiliana del calcio, Pelè, sponsorizzò la pillola “miracolosa”. Fu immediato, quindi, il tentativo della Pfizer di accreditarsi presso ogni settore dell’opinione pubblica. E il successo arrivò. Non solo anziani o uomini con patologie, perché a farne uso sarebbe una percentuale elevata proprio di giovani. Uno su quattro in Italia ad acquistarlo avrebbe meno di 40 anni. Perché? Il Viagra è stato utilizzato sempre più spesso per stimolare le proprie performance sessuali e per contrastare gli effetti negativi di abitudini errate, come il fumo, gli eccessivi consumi di alcool, la sedentarietà e il sovrappeso, tutti fattori ostili a buone rese sotto le lenzuola.

Farmaci a basso costo con brevetti in scadenza, ecco quali

Ad ogni modo, il Viagra ha vissuto certamente il suo boom fino a qualche anno fa, ma negli ultimi tempi sta subendo gli effetti del proprio successo.

Si tratta forse di uno dei prodotti farmaceutici più imitati e per di più è scaduto il suo brevetto alla fine del 2016, per cui oggi sono possibili alternative a prezzi ridotti. E così, se Pfizer aveva registrato un trend quasi incessantemente crescente per il suo fatturato grazie alla pillola blu, raggiungendo il picco di 2,1 miliardi di dollari nel 2012, da allora si è scesi del 40% a 1,2 miliardi nel 2017. Ad essere diminuiti, a dire il vero, non sono i consumi, quanto i prezzi. Ad esempio, negli USA si è passati dai 50 dollari a cui si era giunti a vendere una sola pillola, fino all’attuale 1 dollaro. Già, perché i prezzi esorbitanti a cui era offerto anche in Italia il rimedio tanto amato da milioni di uomini per non fare cilecca venivano gonfiati appositamente per via del monopolio di cui la società farmaceutica godeva sul principio attivo.

Il mercato nero del Viagra

E c’è sempre stato un apparente paradosso per questo particolare farmaco, ovvero il proliferare di un mercato nero del Viagra. La causa? Il tentativo di molti uomini di aggirare il divieto di acquisto senza ricetta medica. Nel Regno Unito, ad esempio, l’anno scorso sono state sequestrate confezioni per un controvalore pari a 17 milioni di sterline, tanto che da questi giorni Londra ha deciso di rendere vendibile il Viagra senza ricetta, ovvero come semplice farmaco da banco. I prezzi consigliati per la versione rinominata Viagra Connect è di 19,99 e 34,99 sterline rispettivamente per le confezioni da 4 e 8 pillole. L’autorizzazione è arrivata dalla Medicines and Healthcare products Regulatory Agency. L’obiettivo consiste proprio nel contrastare la vendita illecita, che risulta ben più pericolosa per la salute dei consumatori.

Farmaci di marca o equivalenti e generici?

Le 14.000 farmacie e i siti online in cui sarà possibile l’acquisto libero dovranno accertarsi, tuttavia, che chi compra sia in condizioni di salute tali da poter assumere la pillola senza controindicazioni gravi.

Dunque, il Viagra continuerà a non essere venduto a chi avesse problemi cardiocircolatori, anche se mancherà l’accertamento di un medico. Del resto, a parte i rischi di contraffazione, sta diventando sempre più complicato contrastare i rischi derivanti dalla vendita del farmaco online a chicchessia. Il suo boom, in effetti, ha coinciso anche con quello della rete, un fatto che ha sin dal suo esordio sul mercato recato con sé numerosi rischi per la salute.

E per le donne? Anche per loro è stato studiato e immesso in commercializzazione un Viagra femminile, che nel 2015 ha ottenuto l’autorizzazione negli USA da parte della FDA. Si chiama Addyi ed era stato acquistato da Valeant Pharmaceuticals per 1 miliardo di dollaro, salvo essere restituito a sconto due anni dopo al suo sviluppatore, Sprout Pharmaceuticals, essendosi rivelato un colossale flop. Avrebbe dovuto risvegliare l’appetito sessuale delle donne che l’avevano perduto, ma avrebbe perlopiù provocato solo effetti collaterali seri come nausea, vomito e persino tentativi di suicidio.

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