Il M5S viene dato ancora in calo nei nuovi sondaggi politici, aggiornati ad oggi 5 ottobre. I pentastellati vedono aumentare il loro divario dal Pd, primo. Bene il Centrodestra, che non arretra ma anzi guadagna qualcosina rispetto all’ultima rilevazione. Una fotografia sullo scenario politico italiano importante, a poche settimane dal voto in Sicilia per le elezioni regionali. Il candidato del Centrodestra Musumeci viene dato in vantaggio sul rivale del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri, con le forbici di entrambi che superano la soglia del 30 per cento.

Più distanziati tutti gli altri, con Micari che non raggiunge nemmeno il 20 per cento stando agli ultimi dati elaborati da Tecnè. Se il Partito democratico non sembra essere in corsa per la carica di governatore della Sicilia, non altrettanto si può dire per le elezioni politiche della prossima primavera, quando il Pd di Matteo Renzi sfiderà apertamente i 5 Stelle e gli stessi partiti della coalizione di Centrodestra, il vero spauracchio per i democratici e per i grillini.

M5S scende ancora

Il sondaggio elettorale di Tecnè realizzato per Tgcom24 in data 2 ottobre vede il Movimento 5 Stelle scendere al 25,5 per cento, in calo dello 0,2 per cento. Flessione che se presa singolarmente non preoccupa, ma che se inserita in un contesto che vede i 5 Stelle in flessione da diverse settimane ormai nei dati della maggior parte degli istituti di ricerca. Bene invece il Partito democratico, che conferma la prima posizione nel panorama politico italiano con uno scarto positivo dello 0,2 per cento (26,4 per cento).

Centrodestra forte

Forza Italia stabile al 15,9 per cento, superiore alla Lega Nord, anche lei sopra il 15 per cento con una percentuale pari al 15,5% (+0,2). Insieme a Fratelli d’Italia (5,0 per cento) trainano l’intera coalizione del Centrodestra, che si piazza prima a livello generale con il 36,4 per cento. La quota 40 per cento, la stessa che fu fatale a Renzi nel referendum, potrebbe invece far esultare Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, la cui missione è di tornare a governare il Paese.

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