Si è parlato già in passato del fenomeno dello “shrinkflation” o inflazione occulta, quella tecnica che molti considerano “svuota carrello” e che consiste nel mantenere uguale il prezzo di un prodotto ma diminuirne la quantità nei supermercati.

Di fatto, il prodotto costa uguale a prima e chi compra pensa che sia conveniente, ma in realtà è la quantità che è calata e raramente, a meno di non pesare il prodotto, non ci si accorge dell’inghippo. In sostanza si spende di più per meno prodotto.

Come funziona lo “shrinkflation” e i prodotti interessati

Spesso e volentieri, in base alle segnalazioni che arrivano alle associazioni, che poi passano la palla all’Antitrust, il fenomeno dello “shrinkflation” o “riporzionamento” riguarda prodotti di bellezza, igiene personale e domestica come il dentifricio, ma anche carta igienica, fazzoletti di carta, salsa di pomodoro, riso, surgelati, bevande etc. La confezione resta più o meno uguale, quindi chi compra difficilmente si accorge della differenza.

Ad esempio, in base alle segnalazioni, il dentifricio è passato da 100 ml a 70 ml, il detersivo per piatti da 1 litro a 900 ml, il riso da 1 kg a 700 grammi, la salsa di pomodoro da 1 litro a 650 ml. I fazzoletti da naso da 10 a pacco sono diventati 9, la carta igienica da 250 strappi è diventata 230 strappi. Come ha fatto notare Luigi Gabriele dell’associazione Consumerismo No profit:

Il consumatore porta a casa il 20-30% di spesa in meno e infatti noi chiamiamo questa pratica “svuota carrello”. Riteniamo che sia una pratica commerciale scorretta ed anche è pericolosa perché genera inflazione occulta, cioè un aumento dei prezzi che è superiore a quello contabilizzato nelle statistiche. Chiediamo di verificare quali marche hanno effettuato la pratica e quale è stata l’ingannevolezza.

Come fare per non cadere nel tranello dello Shrinknflation

Le segnalazioni sono state girate all’Antitrust che ora ha 180 giorni di tempo per aprire o meno un’inchiesta.


Il fenomeno dello Shrinknflation non è affatto nuovo e anche in passato vi furono casi simili, non solo in Italia ma anche all’estero. Per evitare di cadere nel tranello dello Shrinknflation è importante prima di tutto leggere l’etichetta dei prodotti, il contenuto e la quantità e guardare il prezzo al chilo. Molto spesso è meglio preferire le confezioni sfuse soprattutto di prodotti freschi, dove è impossibile applicare il trucco.

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