L’estate è ormai alle porte, il clima di questi giorni ce lo sta ricordando ora dopo ora. Come tradizione, la stagione estiva rappresenta il trampolino di lancio ideale per organizzare una vacanza, sfruttando le ferie a disposizione. Nel corso degli anni, internet e i servizi online hanno rivoluzionato l’organizzazione del viaggio. La maggior parte dei viaggiatori ormai si affida esclusivamente alla sua esperienza e alla sua fantasia, decidendo quando e come partire, dove alloggiare, cosa fare e vedere, quali tour prenotare, eccetera.

Chiamasi pacchetti personalizzati. Fino ad oggi, quest’ultima categoria di viaggiatori non era tutelata come chi invece continua ad affidarsi ai pacchetti preconfezionati offerti dalle agenzie di viaggio. Dal primo luglio però le cose sono destinate a cambiare.

Pacchetti turistici personalizzati online: i nuovi diritti

Spesso capita di prenotare ad un prezzo e ritrovarsi poi a pagare un conto più salato una volta terminata la vacanza. Ciò può dipendere dalla variazione delle tasse, del prezzo del carburante oppure dei nuovi tassi di cambio. Secondo la nuova direttiva europea, che entrerà in vigore dal 1° luglio, la differenza di prezzo non dovrà essere superiore al 10 per cento. Se supererà l’8 per cento, il turista avrà la possibilità di richiedere gratuitamente il recesso. Sempre a partire dal 1° luglio le aziende che offrono i pacchetti “volo + hotel” oppure “volo + autonoleggio” dovranno indicare in maniera chiara sia la natura dell’offerta che le tutele a vantaggio del consumatore.

Da quest’estate, in caso di disservizi, non si farà fatica a individuare il soggetto a cui rivolgersi: l’organizzatore del pacchetto, ritenuto d’ora in avanti l’unico responsabile. Qualora si verifichi il fallimento del tour operator, il viaggiatore ha diritto al rimborso completo e al pagamento dell’eventuale viaggio di ritorno a casa. In caso di eventi naturali catastrofici che rendano impossibile il rientro in patria, si avrà diritto al pernottamento in hotel fino ad un massimo di 3 notti senza pagare un euro.

I nuovi diritti non saranno validi per chi acquisti servizi turistici singoli, come ad esempio chi prenota un viaggio in aereo oppure una camera in hotel, né per chi effettua un viaggio di lavoro.

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