Diciamo immediatamente che una classifica sui cibi più costosi al mondo è particolarmente difficile. La tipologia di cibi, infatti, è particolarmente differenziata e all’interno di essa si trovano anche alcune spezie. Il costo è dovuto spesso alla rarità dell’ingrediente o del cibo, ma a volte è il processo produttivo che implica tale accrescimento spropositato di prezzo. Infine, c’è anche la questione status symbol, che è indubbiamente una componente. Ecco, allora, la classifica dei 5 cibi più costosi al mondo. Una pagina per ogni cibo: 5 scoperte davvero incredibili.

Al secondo posto, la sorpresa.

Qui la classifica delle 5 famiglie più ricche del mondo: la più ricca? 10mila miliardi di dollari.

5° posto – Nidi di rondine: 4mila euro a confezione

È un cibo molto amato in estremo oriente: si tratta di veri nidi formati dalla saliva delle salangane, una rondine che vive soltanto in alcune grotte dell’isola di Giava. Sono difficilissimi da raccogliere.

4° posto – Melone Yubari King: 16.500 euro a coppia

Si tratta del frutto più costoso al mondo ed è coltivato in Giappone. E’ gustosissimo, ma non ci si spiega il costo così elevato, il motivo, forse, è che ogni frutto viene massaggiato e lavato più volte al giorno. Così è.

Ecco i 10 uomini più ricchi al mondo e in Italia – la classifica ufficiale: Donald Trump e Silvio Belusconi, due ‘poveracci’.

3° Posto – Caviale Beluga: 18mila euro al chilogrammo

È l’ingrediente per i piatti più costosi e pregiati al mondo. Le uova di storione sono sempre molto costose, ma, secondo gli esperti, il caviale Beluga ha qualcosa in più.

2° Posto – Zafferano: 30mila euro al chilogrammo

Spezia imprescindibile per una serie di piatti italiani, il suo costo elevatissimo è dovuto al processo produttivo: per ricavare un chilogrammo bisogna impiegare 40 giorni di lavoro, raccogliere 450mila pistilli da 150 mila fiori. Il tutto fatto a mano.

1° Posto – Tartufo bianco di Alba: 100mila euro al chilogrammo

È l’ingrediente più costoso in assoluto: il costo elevatissimo è dovuto alla sua estrema rarità unita alla difficoltà nella ricerca.