L’oro è salito sopra i 2.000 dollari l’oncia, segnando nuovi massimi storici. Ieri, le quotazioni si sono portate oltre i 2.060 dollari, che al cambio euro-dollaro vigente e convertendo in grammi, facevano circa 56 euro al grammo, mai così alte nella loro storia. Considerando che mezzo secolo fa, prima della fine dell’Accordo di Bretton Woods, un’oncia si acquistasse ancora a soli 35 dollari, sarebbe come dire che da allora il prezzo dell’oro abbia reso la media dell’8,5% composto all’anno.

Chi ha investito più in oro e, quindi, chi può affermare oggi di potersi avvantaggiare di questo trend rialzista nel lungo periodo?

Oro come bene rifugio da 5.000 anni, ecco perché non passa mai di moda

Uno studio condotto dall’analista di metalli, Jan Nieuwenhuijs, ha trovato che gli svizzeri sarebbero il popolo con le maggiori quantità di oro al mondo. Escludendo i depositi degli stranieri e le raffinazioni che vanno a finire all’estero, sappiamo che la Banca Nazionale Svizzera detiene 1.040 tonnellate e che i cittadini nel loro privato risulterebbero in possesso di altre 920 tonnellate. Considerando che la popolazione elvetica conti circa 8 milioni e mezzo di abitanti, l’oro pro-capite nel paese alpino si attesta complessivamente a 231 grammi. Alle quotazioni attuali, ciascuno svizzero avrebbe una fortuna di circa 12.940 euro tra metallo direttamente acquistato e quello delle riserve ufficiali.

E l’Italia?

L’Italia ha oro sotto forma di riserve ufficiali per 2.451,8 tonnellate, mentre Nieuwenhuijs stima in 5.707 tonnellate le detenzioni private. In totale, farebbero quasi 8.160 tonnellate, che rapportate agli oltre 60 milioni di abitanti, corrisponderebbero a circa 135 grammi di oro a testa, un valore attualmente di 7.560 euro.

Meglio di noi in Europa farebbe solo la Germania con 8.918 tonnellate di oro privato, a cui bisogna aggiungerne altre 3.407 della Bundesbank. Il totale sale a 12.325 tonnellate, pari a circa 148,50 grammi. La Francia supera di poco i 100 grammi pro-capite.

Pertanto, un tedesco mediamente disporrebbe di un valore aureo di 8.314 euro, un francese di 5.885 euro.

Se rapportiamo, però, il valore attuale dell’oro pro-capite con il pil pro-capite del 2019 nei vari paesi, otteniamo che un tedesco in media avrebbe investimenti totali in oro per il 21,3%, un italiano del 25,5%, uno svizzero del 18,7% e un francese del 16,3%. Questo, perché il pil pro-capite in Germania risulta del +32%, in Francia del +22% e in Svizzera del +130% rispetto all’Italia. In altre parole, gli svizzeri avranno pure la maggiore quantità di oro al mondo per abitante, ma rapportata alla loro ricchezza complessiva vi investono una frazione inferiore della nostra, così come i tedeschi. Per concludere, il popolo italiano non ha certamente sotto-investito in oro nei decenni passati, forse proprio per mettersi al riparo da crisi, inflazione e svalutazioni, ai tempi della lira.

Davvero l’oro protegge i risparmi contro l’inflazione?

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