Ricordate che soltanto poco più di un mese fa si alzò un polverone intorno alla presenza di droga in Parlamento? L’inchiesta shock era stata pubblicata da Il Fatto Quotidiano e aveva avuto importanti riscontri e soprattutto critiche istituzionali. Ma perché non se ne parla più? Perché la questione viene sollevata di tanto in tanto (ricordate il servizio delle Iene nel 2006) e poi non si fa più nulla? Ma soprattutto torna in mente la battuta di Civati, che si chiedeva perché un Parlamento formato da cocainomani voti costantemente contro e non prenda in considerazione la legge per la legalizzazione della cannabis.

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Droga in Parlamento: non se ne parla più – è un dato di fatto!

Non è certo la questione più urgente per l’Italia, ma è anche vero che il fenomeno della droga in Parlamento sarebbe da approfondire. L’inchiesta di MillenniuM era stata effettuata nei bagni della Camera dei Deputati, dove – a onor del vero – si recano anche non parlamentari; la giornata, però, era di votazioni, per cui, anche con la presenza di estranei, i parlamentari dovevano essere necessariamente in molti.

È chiaro, comunque, che si tratti di un modo di attirare l’attenzione su un fenomeno secondario e che soprattutto rientra nella volontà di sminuire il valore delle istituzioni, ma è almeno altrettanto vero che immaginare un leghista, un pddino, un 5Stelle o un forzista votare leggi di bilancio, che sanciscono il destino di intere famiglie, o che votano i tagli alla Sanità o la reintroduzione dei voucher in stati alterati di coscienza non può che fare un certo effetto. Anche se si dovesse trattare di una semplice ‘immaginazione’.

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E la legge sulla legalizzazione della cannabis?

Ne abbiamo parlato di recente, quando si temevano le elezioni anticipate, oramai sfumate, e si cercava di capire quali riforme il governo Gentiloni avrebbe dovuto portare a termine con la chiusura anticipata dei lavori del suo governo.

Ebbene, il disegno di legge è ancora fermo e non si riesce a farlo approdare in aula: la battaglia viene condotta, come di consueto, soprattutto dai Radicali, ma si tratta, oramai, di una questione che riguarda davvero tutte le forze politiche, anche perché ha risvolti economici di un certo peso.

La legalizzazione delle droghe leggere, che, stando ai dati relativi ai paesi in cui è attiva una legge in questo senso, non comporta una maggiore diffusione delle stesse se non nell’immediato, e soprattutto non condurrebbe al famoso passaggio all’utilizzazione di droghe più pesanti, sarebbe utile in un paese come l’Italia soprattutto contro le narcomafie. La questione, ovviamente, è molto delicata e vi lasciamo con una riflessione sugli scenari che si aprirebbero dal punto di vista economico, sociale e morale con la cannabis legale .