Non cresce il numero di partite Iva avviate nel 2018 ma risultano importanti cambiamenti per quanto riguarda l’età di chi le ha aperte. Rispetto al 2017 il numero di partite Iva si è aggirato sul +0,54% per un numero di 512 mila.

Come cambiano le partite Iva, i dati

Secondo l’interessante Info Data de Il Sole 24 Ore, delle 12 mila nuove partite Iva, 152mila risultano per persone non fisiche, 359 mila nuovi liberi professionisti. La maggior parte sono state aperte dagli uomini. I dati poi mettono in risalto che il 43% delle nuove aperture riguarda il Nord, il 22,1% al Centro e il 34,6% al Sud ed Isole.

La Lombardia guida con i maggior incrementi seguita dalla provincia di Bolzano e la Calabria. Mentre la Basilicata, l’Umbria e le Marche hanno subito delle leggere flessioni.

Interessante notare che non sono stati tanto i giovani ad aprire la partita Iva ma soggetti con più di 50 anni. Le attività in proprio di individui tra 51 e 64 anni sono state 59mila nel 2018 mentre nel 2009 erano 52mila. Gli over 65 invece, nel 2018, hanno aperto 14mila partite Iva contro 12mila del 2009. Diversi i numeri per i giovani. Per gli under 35 le aperture segnalate nel 2018 sono state pari a 168mila contro le 210mila del 2009 per i soggetti da 36 a 50 anni si è passati dai 135mila sempre del 2009 ai 117mila del 2018. Numeri alla mano sono sempre i giovani under 35 quelli che hanno aperto più partite Iva, seguiti dalla fascia d’età 36-50 e  51 ai 64 anni. Quello che si nota, però, è che mentre il numero è calato per i primi due è cresciuto il numero della fascia 51-64 anni. Parlando di attività si parla di imprese commerciali, attività agricole, scientifiche e tecniche.

Le attività più gettonate

L’Info data de Il Sole 24 Ore mette in luce anche che le attività femminili risultano sempre minori rispetto a quelle maschili e che negli ultimi anni si è registrato un calo di nuove partite Iva per persone fisiche e di società di persone, escludendo il 2014, quando vi fu una sorta di impennata di under 35 per via del regime agevolato dei minimi.

Guardando al settore è il commercio il più gettonato, seguito da attività professionali e agricole. Gli under 35 hanno puntato maggiormente alle attività professionali, scientifiche e tecniche, commercio e attività sanitarie. In linea generica, rispetto al passato, sono cresciute le aperture di posizioni relative a servizi di informazione, attività professionali e istruzione mentre hanno subito una flessione alloggio e ristorazione, trasporti e attività manifatturiere.

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