Si discute da giorni della possibilità, ormai sempre più concreta, di dare il via libera ad un passaporto vaccinale per tornare a viaggiare. La stessa idea riguarda un certificato per permettere a chi è vaccinato di andare in palestra o al ristorante.

Certificato vaccinale anche per palestre e ristoranti

Mentre il passaporto sanitario digitale avrà lo scopo primario di rilanciare il turismo, e far riprendere gli spostamenti all’estero per viaggi di piacere, allo stesso modo il certificato potrebbe servire per dare il via libera alle persone vaccinate di andare in palestra o a cena nei ristoranti.

Sul sito della Regione Lazio, ad esempio, si può scaricare l’attestato che consente a coloro che hanno avuto il vaccino di avere più libertà e quindi di risollevare un settore in crisi.
In tal senso, quando torneranno le zone gialle, si fa strada l’ipotesi di rendere utilizzabile il certificato vaccinale per consentire le aperture serali dei ristoranti e in generale delle palestre e di quelle attività che ormai da mesi hanno le saracinesche abbassate e rischiano di non riaprire con pesanti ripercussioni sul mondo del lavoro.

Novità con il nuovo Dpcm

Passata la Pasqua, con l’arrivo del nuovo Dpcm, il governo potrebbe valutare la possibilità per bar e ristoranti di tenere aperti anche la sera in zona gialla, ovviamente con regole molto rigide e orari limitati. Sempre in zona gialla potrebbero riaprire le palestre, ormai chiuse da mesi, possibilità che potrebbe andare a braccetto con l’utilizzo di un certificato vaccinale a coloro che hanno avuto il vaccino e quindi possono avere maggiore libertà di spostamento e di frequentazione di luoghi sociali, come appunto sono palestre e locali.
Nel frattempo, il ministro Speranza ha annunciato che il sistema a colori rimarrà anche dopo le feste di Pasqua e probabilmente anche per i prossimi mesi, nonostante si attenda un netto miglioramento graduale a partire dalla fine della primavera.


Ecco perché è importante puntare al certificato vaccinale per far ripartire tutte quelle attività che sono ferme da mesi e che rischiano seriamente di non ripartire.
Nel frattempo, il professor Matteo Bassetti, ospite a Un Giorno da Pecora, ha chiarito che il picco della terza ondata è imminente: “ll vaccino più potente è il clima, stando meno al chiuso ci sono meno rischi. L’anno scorso il picco dell’epidemia è stato il 27 marzo, quest’anno arriverà probabilmente il 24-25 marzo”.

In base a queste stime possiamo dire di essere vicinissimi all’arrivo del picco di quella che ormai è considerata la terza ondata della pandemia.

Vedi anche: Passaporto vaccinale europeo digitale in arrivo a giugno? Cosa cambierà

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