Il progetto “Case a 1 euro” continua a riscuotere un grande successo da nord a sud. Torniamo a parlare della popolare iniziativa all’indomani dell’adesione di Bisignano, piccolo comune della provincia di Cosenza, in Calabria. L’obiettivo è di riqualificare e rilanciare il territorio, come annunciato da Marcello Prezioso, consigliere dell’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Francesco Lo Giudice. Prezioso sottolinea che la messa in vendita delle case dismesse del centro storico scongiura l’ipotesi di abbandono progressivo del paese da parte dei più giovani, oltre a offrire una ghiotta opportunità alle aziende del posto e, più in generale, all’economia locale.

Come funziona il progetto Case a 1 euro a Bisignano

L’iniziativa “Case a 1 euro” del comune di Bisignano prevede l’acquisto delle case abbandonate del centro storico al prezzo simbolico di 1 euro. L’amministrazione comunale pretende che la persona interessata all’acquisto presenti un progetto dei lavori entro 6 mesi dalla firma sul contratto. Inoltre, l’inizio dei lavori deve avvenire entro 12 mesi dal rilascio del permesso di ristrutturazione, e che gli stessi lavori terminino entro tre anni. A tal riguardo, la documentazione del comune invita a dare la priorità alle aziende e alle maestranze locali.

Tornando alle motivazioni che hanno spinto l’amministrazione comunale di Bisignano a lanciare il progetto “Case a 1 euro” vi è anche quella del ritorno delle persone emigrate all’estero anni fa in cerca di lavoro, quelle stesse persone a cui piacerebbe tornare nei propri luoghi d’origine dove sono cresciuti con i propri genitori e i nonni. Grazie a questa iniziativa, chi lo vorrà potrà tornare in maniera più agevole ad abitare i luoghi dell’infanzia.

Il successo del progetto delle case al prezzo simbolico

Restando in Calabria, ricordiamo che anche il borgo di Cinquefrondi ha da poco aderito all’iniziativa che consente a chiunque di acquistare una casa al prezzo simbolico di 1 euro, salvo rispettare alcuni vincoli previsti dal bando, come ad esempio il rispetto dei tempi per l’inizio e la fine dei lavori di ristrutturazione.

In Italia, sono sempre di più i borghi o le località che hanno deciso di aderire al progetto delle case a 1 euro. Tra questi ricordiamo Acerenza, Maenza e Salemi. Il successo è palese, non solo per il prezzo simbolico bassissimo ma anche per la volontà di riqualificare borghi e territori spopolati e spingere le giovani famiglie e coppie a investire in questi immobili per ridare vita ai centri semi-abbandonati.

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