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Oggi: 05 Dic, 2025

Disabilità: il nuovo certificato integrativo per la percentuale

Il nuovo certificato integrativo semplifica l’accertamento della disabilità e la determinazione della relativa percentuale. Ecco come funziona.
4 mesi fa
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disabilità certificato
Foto © Pixabay

Introdotto il nuovo certificato integrativo per la disabilità. Come canta Giorgia con il brano Credo: “Cancellerò il passato per non tornare indietro, mentre riguardo in uno specchio i segni di chi ero. È il tempo del risveglio, risalgo dal profondo, dopo aver fatto a pugni con me stessa credo e credo nelle lacrime che sciolgono le maschere”.

Un vero e proprio richiamo alla necessità di superare il passato per costruire un presente più giusto e consapevole, in linea con i principi di equità e inclusione.

Ed è proprio all’insegna del cambiamento che prende forma una nuova fase nell’accertamento della condizione di disabilità, ovvero il nuovo certificato medico integrativo, che rappresenta un passaggio decisivo verso una maggiore semplificazione, trasparenza e centralità della persona nel processo valutativo.

Non si tratta solo di un adeguamento tecnico, ma di un rinnovato approccio alla valutazione della disabilità. Il tutto con l’obiettivo di fornire informazioni più complete e aggiornate, contribuendo alla determinazione della percentuale di disabilità in modo più accurato e rispettoso delle specifiche condizioni personali.

Riforma dell’accertamento della condizione di disabilità

La riforma avviata con il Decreto legislativo numero 62 del 3 maggio 2024 ha introdotto importanti novità nella procedura di accertamento della disabilità. L’obiettivo è quello di semplificare i processi, migliorare la qualità delle valutazioni e garantire ai cittadini una maggiore uniformità e trasparenza sul territorio a livello nazionale.

A tal fine, a partire dal 1° gennaio 2027, l’Inps sarà l’unico ente incaricato di gestire le procedure di accertamento della disabilità in tutta Italia. Intanto, come si evince dal messaggio Inps numero 1980 del 23 giugno 2025:

Dal 1° gennaio 2025 è stata avviata una fase sperimentale nelle province di Catanzaro, Frosinone, Salerno, Brescia, Firenze, Forlì-Cesena, Perugia, Sassari e Trieste, che sarà estesa, dal 30 settembre 2025, alle province di Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, Provincia autonoma di Trento e Aosta. La fase di sperimentazione durerà sino al 31 dicembre 2026. Con il messaggio n. 4014 del 28 novembre 2024 sono state fornite istruzioni operative in merito alla redazione del certificato medico introduttivo per avviare il procedimento valutativo di base. Successivamente, con i messaggi n. 4364 del 19 dicembre 2024 e n. 4512 del 31 dicembre 2024, sono state fornite indicazioni in merito alle modalità di profilazione dei medici necessarie per l’invio del certificato medico introduttivo, che viene rilasciato in modalità semplificata mediante l’apposito applicativo presente sul sito istituzionale www.inps.it

Disabilità: il nuovo certificato integrativo per la percentuale

Tra le novità più rilevanti figura l’introduzione del certificato medico integrativo, uno strumento pensato per aggiornare i dati già trasmessi dal medico curante attraverso il certificato introduttivo.

Disponibile sulla piattaforma Inps dedicata ai medici certificatori, questo strumento offre la possibilità di:

  • modificare diagnosi o prognosi in presenza di cambiamenti clinici rilevanti;
  • aggiungere delle nuove patologie non indicate nella prima certificazione;
  • aggiornare le condizioni relative alla non trasportabilità del paziente.

È importante sottolineare che non è consentito l’uso del certificato integrativo per correggere dati anagrafici, di residenza o domicilio.

Tempistiche e validità della documentazione

Le modifiche possono essere effettuate “fino alla data di creazione della convocazione a visita da parte dell’INPS“. Tuttavia, per finalità sanitarie e previdenziali, fa fede la data del primo certificato introduttivo inviato, che resta il riferimento per l’avvio del procedimento. Nel caso in cui vengano riscontrati errori anagrafici che impediscono l’identificazione del soggetto interessato, il medico deve provvedere a inviare apposita segnalazione all’indirizzo e-mail sperimentazionedisabilita@inps.it. In seguito sarà possibile annullare il certificato errato e procedere con un nuovo invio.

L’introduzione del certificato medico integrativo, quindi, rappresenta un ulteriore tassello nel processo di modernizzazione dell’accertamento della disabilità. Non si tratta soltanto di un cambiamento amministrativo, ma di una visione nuova, che mira a riconoscere con maggiore precisione i bisogni e le condizioni delle persone, valorizzandone i diritti e la dignità personale.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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