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Oggi: 05 Dic, 2025

Di nuovo il Reddito di Cittadinanza da 500 euro al mese e il Superbonus sulle case

Con un nuovo Superbonus al 110% e tornando di nuovo al Reddito di Cittadinanza povertà e altri problemi verrebbero risolti?
4 settimane fa
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reddito di cittadinanza
Foto © Licenze Creative Commons

Polemiche a non finire e sciopero generale contro la manovra finanziaria del governo Meloni già messo in calendario per venerdì 12 dicembre. La CGIL e il suo leader Landini di nuovo alla carica. Ma non ci sono solo loro a contestare la manovra del governo Meloni. Una manovra con poche dotazioni, che non prevede crescita e non guarda al futuro ma solo a far quadrare i conti. In effetti non si può certo negare queste cose sulla manovra. E le opposizioni attaccano duramente, dal PD ad Alleanza Verdi e Sinistra e fino al Movimento 5 Stella. Con i soliti slogan e le solite critiche sul salario troppo basso in Italia, sulla Sanità, sulla sicurezza, sul problema delle case e chi più ne ha più ne metta.

Duri Bonelli e Fratoianni per AVS, dura anche Elly Schlein per il PD e duri tutti quelli del Movimento 5 Stelle che accusano il governo di pensare alle armi (appunto, gli slogan che dicevamo prima) e non agli italiani. E allora ecco che c’è chi, ala luce di tante critiche mosse da chi al governo c’è stato (Movimento 5 Stelle con due governi Conte, il PD prima con uno dei due governi Conte e poi con Draghi, senza parlare dei governi precedenti, da Prodi a Renzi e Gentiloni), tornano vecchi cavalli di battaglia. Tra i quali il Reddito di Cittadinanza e il Superbonus tanto per restare nel campo di quelli che una volta si chiamavano “grillini”.

Di nuovo il Reddito di Cittadinanza da 500 euro al mese e il Superbonus sulle case

Stando a quanto trapela dalla maggioranza oppure sentendo diversi analisti, la manovra di quest’anno, che obiettivamente definire low cost è obbligatoria, potrebbe anche essere una sorta di preparazione alla manovra del 2026.

Che la manovra del prossimo anno sarà nettamente migliore di quella di oggi sono in pochi a dubitare. Vuoi perché la manovra che sta per completare il governo adesso, riporta i conti in ordine e permette all’Italia di uscire dalla procedura di infrazione della UE. In parole povere, si puliscono i conti in modo tale che l’Europa levi i vincoli a cui ogni governo e non solo quello della Meloni, da anni doveva subire. Ma anche perché la manovra di fine 2026 sarà l’ultima della legislatura, e poi si andrà a nuove elezioni. Con tanto di campagna elettorale che per i partiti del Centrodestra sicuramente verrebbe meglio partendo da una super manovra di fine legislatura.

Ecco le critiche alla manovra che piovono ogni giorno

Sulla manovra attuale restano i dubbi e soprattutto sono tante le critiche. In ogni ospitata nei talk show non c’è esponente del Movimento 5 Stelle che non ripeta le stesse cose. Il governo punta ad uscire dalla procedura di infrazione UE per avere mano libera nel rispettare il patto con Trump sul riarmo. La Meloni punta a spendere miliardi in armi senza pensare al welfare, alle famiglie, alla sanità e così via dicendo.

Il governo di Centrodestra non pensa ai salari che sono al di sotto e nettamente della media europea. E non guarda ai dati Istat che sottolineano come siano in netto aumenti gli italiani sotto la soglia della povertà. Oltretutto sulla manovra e sull’operato del governo si dice che abbia aumentato le tasse perché, sempre i dati dicono che l’incasso per l’erario da quando c’è la Meloni è in crescita. Ma allora le soluzioni ideali per uscire fuori da questo “empasse” erano il Reddito di Cittadinanza ed il Superbonus al 110%?

I numeri non mentono, ma le interpretazioni sono soggettive

La guerra dei numeri. Questo ciò che ogni giorno mettono in campo governo e opposizioni. Gli uni contro gli altri. Sugli stessi dati hanno letture nettamente diverse. L’occupazione cresce, e lo dicono i numeri. Anche questo è un dato di fatto. Ed il governo lo rivendica. Dalle opposizioni invece si alza il grido che guarda alla tipologia di assunzione, perché anche se a tempo indeterminato, offre stipendi da fame. A tal punto che i poveri aumentano ed i lavoratori non arrivano a fine mese. Naturalmente verrebbe spontaneo dire a chi ha pensato al Reddito di Cittadinanza, con tutte le problematiche annesse, se forse stavano meglio prima gli italiani che prendevano un sussidio che il più delle volte era pari a 500 euro al mese esatti. Oppure, dando 500 euro al mese ad un single disoccupato si risolveva per caso la questione della povertà?

Dal Reddito di Cittadinanza al Superbonus, sono queste le soluzioni?

Lo stesso discorso si può fare non solo sul Reddito di Cittadinanza ma anche sul Superbonus. Se sembrano troppi 13, 14 o 15 miliardi per il Ponte sullo Stretto, difficile dare ascolto a chi con una sola misura a fine 2024 aveva già gravato sullo Stato per la bellezza di 123 miliardi di euro. Perché a tanto ammonta il costo del Superbonus al 110% fino al 2024, con una proiezione per gli anni successivi che sale oltre i 160 miliardi di euro. Poi, potranno piacere o meno le azioni dell’attuale esecutivo, ma di nuovo il Reddito di Cittadinanza e il Superbonus potrebbero risolvere tutto?

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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