Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

Votare destra, sinistra o 5 stelle: le ragioni per farlo o per convincersi di no

Tre ragioni pro e tre contro per votare centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle. Una mini-guida da tenere in mente sui mercati.
8 anni fa
3 minuti di lettura
Tre ragioni pro e tre contro per votare centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle. Una mini-guida da tenere in mente sui mercati.

Vittoria Movimento 5 Stelle: ragioni a favore

1) Il Movimento 5 Stelle vincerebbe a discapito di due schieramenti politici alternativi inconcludenti. Sarebbe una “rivoluzione” pacifica per le vecchie e stanche istituzioni italiane. Un’intera classe dirigente sarebbe spazzata via, almeno sul piano nazionale;

2) Una vittoria dei grillini spingerebbe l’Europa a ripensare sé stessa, proverebbe il fallimento della politica sin qui seguita da Bruxelles e la costringerebbe a prendere atto del fortissimo malcontento in Italia, conseguenza di una crisi economica senza precedenti dal Secondo Dopoguerra;

3) La vittoria dei 5 stelle metterebbe finalmente alla prova i rappresentanti di un movimento alternativo all’establishment e darebbe modo ai “populisti” di dimostrare di cosa siano realmente in grado di fare e meglio degli altri.

Vittoria Movimento 5 Stelle – ragioni contro:

1) Il Movimento 5 Stelle appare privo di personalità credibilmente in grado di governare. Al suo interno è fortemente eterogeneo (si vedano le diatribe sull’immigrazione) e alcuni punti del suo programma non sarebbero sostenibili finanziariamente, come il reddito di cittadinanza;

2) Il Movimento 5 Stelle propone un referendum sulla permanenza dell’Italia nell’euro, ma non fornisce indicazioni di voto, confermando di non avere idee chiare neppure su argomenti di estrema importanza. Se salisse al governo, i rapporti con la UE sarebbero a dir poco disastrosi e i mercati finanziari ci mollerebbero all’istante.

La crisi dello spread del 2011 sarebbe quasi un felice ricordo al confronto;

3) L’arrivo al governo dei pentastellati difficilmente aprirebbe una nuova stagione di riforme economiche, essendo il movimento attraversato da lacerazioni profonde e non volendo certamente esordire con misure potenzialmente impopolari. Le lotte intestine per la leadership potrebbero portare a una paralisi politico-istituzionale. (Leggi anche: Di Maio e Di Battista divisi sul governissimo)

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Articolo precedente

Alimentazione, ecco da dove arrivano i cibi che mangiamo: rischi per la salute e distruzione del ‘made in Italy’ – dati Coldiretti

Articolo seguente

Come sarà il mondo nel 2030? Dominio dell’Asia e altri trend economici e sociali – tra apocalisse e speranza