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Oggi: 05 Dic, 2025

Dal 30 giugno le domande per la Carta Spesa 2025 da 500 euro

Dalla Carta Dedicata a Te alla Carta Spesa 2025, vietato confondere le due cose, la seconda misura è solo per il Comune di Pisa.
5 mesi fa
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Carta Spesa 2025
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Bonus sociali, Carta Dedicata a Te, Social Card, Carta Spesa e chi più ne ha più ne metta. Quando si parla di queste misure, l’attenzione da parte dei contribuenti è sempre alta.

Ecco perché ogni volta che si presenta una nuova iniziativa di questo tipo – o che se ne torna a parlare – molti lettori ci contattano per avere spiegazioni chiare. È il caso di un nostro lettore che ci ha scritto in merito alla Carta Spesa 2025, dopo aver letto che le domande sono partite il 30 giugno. Tuttavia, il lettore ha confuso due misure differenti.

“Buongiorno, ho letto con interesse alcuni vostri articoli sulla Carta Spesa Dedicata a Te, dove si parlava di una nuova ricarica nel 2025.

Io l’ho ricevuta sia nel 2023 che nel 2024. Ora però leggo su altri siti che bisogna fare domanda e che le richieste sono attive dal 30 giugno. Premetto che io non ho mai fatto domanda, perché da quanto spiegate voi non è necessario farla. È cambiato qualcosa? Potete chiarirmi tutto, per favore? Ho paura di perdere il bonus, che per me è fondamentale. Grazie mille davvero.”

Dal 30 giugno le domande per la Carta Spesa 2025 da 500 euro

La Carta Dedicata a Te è una misura nazionale destinata alle famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro. Si tratta di un sostegno economico per le spese di prima necessità, l’acquisto di carburante o gli abbonamenti per il trasporto pubblico locale.

Nata nel 2023 con due ricariche, è proseguita nel 2024 con un’erogazione una tantum da 500 euro, ed è stata rifinanziata anche per il 2025. Tuttavia, non esiste ancora un decreto attuativo, quindi le nuove ricariche non sono state ancora calendarizzate, né se ne conoscono gli importi esatti.

Una cosa però è certa: la Carta Dedicata a Te viene assegnata automaticamente, senza bisogno di presentare domanda. L’INPS redige una graduatoria di potenziali beneficiari per ciascun Comune, sulla base:

  • del valore dell’ISEE;
  • della composizione del nucleo familiare;
  • e della presenza di figli a carico.

Una volta che lo Stato assegna le risorse ai Comuni, le carte vengono distribuite in ordine di graduatoria. Quindi, se il nostro lettore mantiene le stesse condizioni ISEE degli anni precedenti, riceverà nuovamente il beneficio, appena saranno definite le modalità operative per il 2025.

Il lettore però sta confondendo questa misura nazionale con un’altra iniziativa: la Carta Spesa 2025 del Comune di Pisa, per la quale le domande sono effettivamente partite il 30 giugno.

Una cosa è la Carta Spesa 2025, un’altra è la Carta Dedicata a Te

Il nostro lettore fa riferimento a una Carta Spesa da 500 euro valida per il 2025, richiedibile con domanda online a partire dal 30 giugno. Ed è vero, ma si tratta di una misura comunale, come confermato sul sito ufficiale del Comune di Pisa.

Spesso, infatti, i Comuni adottano proprie iniziative di sostegno per le fasce più fragili della popolazione. La Carta Spesa 2025 del Comune di Pisa è una di queste, con importi fino a 500 euro da utilizzare per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.

A differenza della Carta Dedicata a Te, questa non è una carta fisica, ma un contributo virtuale: il credito viene collegato al codice fiscale del beneficiario e utilizzato presso gli esercizi commerciali convenzionati, il cui elenco è consultabile sul sito del Comune.

Anche in questo caso il requisito è un ISEE non superiore a 15.000 euro, ma l’importo assegnato varia in base alla composizione del nucleo familiare:

  • 200 euro per i nuclei monocomponente;
  • fino a 500 euro per famiglie più numerose.

In sintesi: due misure, due funzionamenti

  • Carta Dedicata a Te (nazionale):
    • Assegnazione automatica, senza domanda;
    • In attesa di decreto attuativo per il 2025;
    • Ricarica prevista, ma non ancora ufficializzata.
  • Carta Spesa 2025 – Comune di Pisa (locale):
    • Richiede domanda online (dal 30 giugno);
    • Contributo una tantum, virtuale, tra 200 e 500 euro;
    • Valido solo per i residenti nel Comune.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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