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Oggi: 05 Dic, 2025

Controlli fiscali sul conto: senza scontrino, la vincita al gioco non convince il Fisco (Cassazione)

Una recente ordinanza della Cassazione rafforza l’obbligo di prova rigorosa nei controlli fiscali su conti correnti
5 mesi fa
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Foto © Pixabay

Una nuova ordinanza della Corte di Cassazione torna sulla questione dei controlli fiscali per il tramite delle movimentazioni rilevate sul c/c dei contribuenti. Questa volta al centro della diatriba c’è un accredito che il controllato dichiara di essere riconducibile a una vincita da gioco. Per i giudici non basta la dichiarazione serve prova originale e concreta.

I fatti risalgono al 2011 quando l’Agenzia Entrata notifica al contribuente un avviso di accertamento derivante da indagini bancari. Indagini che rilevavano operazioni anomale su c/c del contribuente stesso. A seguito di dette verifiche l’Amministrazione Finanziaria accusava all’esaminato un maggior reddito non dichiarato di circa 500.000 euro.

Il contribuente dal canto suo giustificava quei soldi come una vincita al superenalotto risalente al 1999 proponendo, quindi, ricorso.

Accertamenti sul c/c: dal primo grado alla Cassazione

Il primo ricorso ai controlli fiscali subiti veniva fatto dal contribuente alla Commissione tributaria provinciale di lecce. Qui, i giudici accolsero interamente il ricorso. Ma l’Agenzia Entrate proponeva ricorso in Commissione Tributaria Regionale che lo accoglieva parzialmente, riducendo la pretesa tributaria a poco più di 100.000 euro. Ciò grazie a una CTU, ossia una consulenza tecnica d’ufficio.

L’Agenzia Entrate non si fermò, portando la questione dinanzi alla Corte di Cassazione, che si è espressa con l’Ordinanza n. 18172 del 2025.

Controlli fiscali: se c’è vincita serve lo scontrino originale

Con l’ordinanza, la Cassazione, in materia di controlli fiscali da indagini bancarie (anche sui familiari) ha riaffermato l’onere, in capo al contribuente, di dimostrare con precisione e rigore l’origine delle somme accreditate sui propri conti personali.

Il principio chiave ribadito dai giudici riguarda la necessità di fornire elementi probatori dettagliati e inequivocabili per contrastare la presunzione legale secondo cui tali flussi finanziari siano imponibili.

L’episodio oggetto del giudizio ha visto il contribuente appellarsi alla presunta vincita al gioco per spiegare alcune movimentazioni bancarie contestate dal fisco. Tuttavia, la Cassazione ha chiarito che non basta invocare genericamente tale giustificazione. Occorre presentare una prova documentale concreta, come ad esempio lo scontrino originario della giocata, per legittimare tale affermazione.

Nel caso oggetto della controversia tutto ciò non è avvenuto. La Cassazione accoglie, dunque, il ricorso dell’Agenzia Entrate.

Il pronunciamento rafforza così l’approccio rigoroso che caratterizza le verifiche fiscali, sottolineando l’importanza di tracciare in modo puntuale le origini delle somme oggetto di indagine.

Riassumendo

  • La Cassazione ribadisce l’importanza delle prove nei controlli fiscali su movimenti bancari.
  • Il contribuente giustifica 500.000 euro sul conto come vincita al Superenalotto del 1999.
  • Il primo ricorso fu accolto integralmente dalla Commissione tributaria provinciale di Lecce.
  • La Commissione regionale riduce la pretesa a 100.000 euro grazie a una CTU.
  • La Cassazione impone prova concreta, come lo scontrino, per giustificare vincite da gioco.
  • Il ricorso dell’Agenzia Entrate viene accolto: confermata la linea rigorosa dei controlli fiscali.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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