La busta paga di dicembre o il cedolino pensione potrebbero contenere un’amara sorpresa ovvero meno soldi. In molti se ne sono accorti proprio in queste settimane, pensando a un errore o a un problema nel pagamento. In realtà, nella maggior parte dei casi non si tratta di uno sbaglio, ma di un meccanismo fiscale dovuto al conguaglio Irpef che entra in gioco periodicamente e può generare rimborsi o trattenute.
Perché arrivano meno soldi sul conto
Ogni anno il Fisco fa i conti definitivi tra redditi percepiti, imposte già versate e detrazioni applicate durante l’anno. E’ il famigerato conguaglio Irpef.
Sicuramente ne hai sentito parlare magari senza sapere bene in che cosa consiste. E ora ne subisci il peso sulla busta paga di dicembre o sul cedolino pensione se hai smesso di lavorare.
Con che criterio si decide come funziona il conguaglio Irpef e se è in positivo o in negativo? Ovviamente non è casuale.
Se nel corso dei mesi precedenti sono state pagate meno imposte del dovuto, allora scattano le trattenute. Al contrario, se si è pagato di più, dovrebbe arrivare un rimborso.
Questo meccanismo può riflettersi direttamente sullo stipendio o sulla pensione, con importi che possono variare anche di diverse decine di euro. E in un mese cruciale di scadenze fiscali come è dicembre, la differenza pesa.
Chi può accorgersi più facilmente della differenza
Le variazioni nei pagamenti riguardano soprattutto chi si trova in una di queste situazioni:
- lavoratori che hanno cambiato impiego nel corso dell’anno
- chi ha avuto più contratti o più datori di lavoro
- pensionati con altri redditi oltre alla pensione
- chi ha beneficiato di bonus o detrazioni fiscali
- chi ha presentato il 730 con esito a debito
In questi casi, il ricalcolo delle imposte può portare a trattenute mensili oppure a una riduzione temporanea dell’importo netto.
Rimborso o trattenuta: come capirlo subito
Per capire se si tratta di un rimborso che tarda ad arrivare o di una trattenuta già in corso, è importante controllare alcuni elementi.
Nel dettaglio:
- la voce “conguaglio” nel cedolino dello stipendio
- il rateo della pensione e le trattenute indicate
- l’esito del modello 730 presentato
- l’eventuale rateizzazione del debito fiscale
Spesso la riduzione dell’importo è legata proprio a una rate di conguaglio che viene distribuita su più mesi per alleggerire l’impatto.
Quando conviene fare attenzione
Nella maggior parte dei casi non c’è nulla di anomalo, ma è bene approfondire se:
- la trattenuta è molto più alta del previsto
- non si ricordano debiti fiscali
- la riduzione compare all’improvviso senza spiegazioni
In queste situazioni è consigliabile verificare la documentazione o chiedere chiarimenti, perché un errore, anche se raro, non è impossibile.
Una situazione spesso temporanea
Per lavoratori e pensionati, queste variazioni sono spesso temporanee e legate a un normale assestamento fiscale.
Una volta completati i conguagli o terminata la rateizzazione, l’importo mensile tende a tornare in linea con quello abituale.
Capire cosa sta succedendo, però, resta fondamentale per evitare sorprese e sapere con certezza da dove nasce la differenza che molti stanno notando sul conto.
