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Oggi: 05 Dic, 2025

Congedo paternità obbligatorio, svolta della Consulta: nuove tutele per famiglie con due madri

Una decisione storica estende il congedo paternità obbligatorio alle coppie di donne, rafforzando parità e diritti genitoriali
4 settimane fa
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Con un importante pronunciamento, la Corte Costituzionale ha sancito l’incostituzionalità di una parte dell’articolo 27-bis del Testo Unico sulla maternità e paternità (decreto legislativo n. 151 del 2001). In particolare, la Consulta ha stabilito che è illegittima la norma nella parte in cui non riconosce il diritto al congedo paternità obbligatorio alla lavoratrice che, in una coppia di donne, è genitore intenzionale e risulta genitore nei registri dello stato civile.

La decisione, analizzata dall’INPS con un messaggio pubblicato il 5 novembre 2025, rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso di ampliamento dei diritti genitoriali e di parità di trattamento tra le diverse forme di famiglia.

Cos’è il congedo paternità obbligatorio

Il congedo paternità obbligatorio, si ricorda, è un periodo di astensione dal lavoro della durata di 10 giorni, riconosciuto ai padri lavoratori dipendenti – sia del settore pubblico sia di quello privato – con lo scopo di favorire una più equa condivisione delle responsabilità genitoriali e un legame precoce tra il genitore e il neonato.

Questa misura, introdotta per promuovere una maggiore partecipazione dei padri alla vita familiare, è disciplinata dall’articolo 27-bis del Testo Unico sulla maternità e paternità. Si tratta di un diritto distinto e autonomo rispetto al congedo della madre, che può essere utilizzato in periodi specifici legati alla nascita o all’ingresso in famiglia del bambino.

Destinatari e modalità di fruizione

Il congedo è rivolto principalmente ai padri lavoratori dipendenti, sia del settore privato che pubblico, inclusi coloro che adottano o accolgono in affido un minore. Restano invece esclusi dal beneficio i lavoratori autonomi e gli iscritti alla Gestione Separata.

La durata del congedo è fissata in dieci giorni lavorativi, che possono essere fruiti in modo continuativo o frazionato.

Il periodo entro il quale è possibile usufruire del congedo va da due mesi prima della data presunta del parto fino ai cinque mesi successivi alla nascita. Le stesse regole valgono anche nei casi di adozione o affidamento, con decorrenza dal momento dell’ingresso del minore in famiglia o nel territorio italiano.

È inoltre possibile godere del congedo anche durante il periodo di astensione obbligatoria della madre, favorendo così una presenza contemporanea di entrambi i genitori nei primi momenti di vita del bambino.

Congedo paternità obbligatorio: estensione alle coppie di donne

Il punto centrale della recente sentenza della Cassazione riguarda l’estensione del congedo paternità obbligatorio anche alla lavoratrice che, in una coppia di donne, risulta genitore intenzionale del bambino.

Fino a questa decisione, la normativa escludeva espressamente questa categoria di genitori, riconoscendo il diritto solo al padre lavoratore. La Corte ha invece chiarito che tale esclusione è contraria ai principi di uguaglianza e tutela della genitorialità previsti dalla Costituzione.

Di conseguenza, il diritto al congedo deve essere riconosciuto anche alla madre intenzionale, quando entrambe le componenti della coppia femminile sono registrate come genitori nei registri dello stato civile.

Gli effetti della decisione e le precisazioni dell’INPS

Nel messaggio diffuso il 5 novembre 2025, l’INPS ha specificato le modalità di applicazione della sentenza, fornendo indicazioni operative per lavoratori e datori di lavoro.

  • in primo luogo, l’Istituto ha chiarito che gli effetti della pronuncia si estendono ai rapporti non ancora conclusi e non definiti entro il 24 luglio 2025, data in cui la norma dichiarata incostituzionale ha cessato di produrre effetti;
  • in secondo luogo, è stato precisato che non possono essere considerate indebite le fruizioni del congedo paternità obbligatorio già avvenute, prima del 24 luglio 2025, da parte di lavoratrici in coppie di donne registrate come genitori, purché nel rispetto delle regole vigenti.
  • infine, l’INPS ha comunicato che le domande di congedo a pagamento diretto presentate dalle lavoratrici interessate per periodi precedenti alla data indicata saranno riesaminate su richiesta delle stesse, nel rispetto dei termini di prescrizione.

Novità congedo paternità obbligatorio: passo verso l’uguaglianza genitoriale

La decisione della Corte e le conseguenti istruzioni dell’INPS segnano un importante passo avanti nella costruzione di un sistema di diritti familiari più equo e inclusivo.

Riconoscere il congedo paternità obbligatorio anche alla madre intenzionale in una coppia di donne significa dare attuazione concreta ai principi di parità di trattamento e tutela del minore, valorizzando il ruolo genitoriale di entrambe le figure che partecipano alla crescita del bambino.

Questa evoluzione normativa si inserisce in un contesto più ampio di riforma e aggiornamento delle politiche familiari, che mira a conciliare vita lavorativa e responsabilità familiari senza discriminazioni legate al genere o alla struttura della famiglia.

Riassumendo

  • La Corte Costituzionale estende il congedo paternità obbligatorio alle coppie di donne.
  • Il congedo dura dieci giorni e promuove una genitorialità equa e condivisa.
  • Spetta ai lavoratori dipendenti, anche adottivi e affidatari, ma non agli autonomi.
  • Può essere usufruito da due mesi prima a cinque mesi dopo la nascita.
  • L’INPS riesamina le domande e chiarisce la validità dei congedi già fruiti.
  • La decisione rafforza parità, inclusione e tutela dei diritti familiari moderni.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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