Come risparmiare su Imu e Tari: le principali agevolazioni

Le principali agevolazioni per risparmiare su Imu e Tari.
3 anni fa
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Il 2022 è iniziato con rincari di ogni genere: dalla benzina ai generi alimentari passando per le bollette. Per questo in molti si chiedono se c’è un modo per risparmiare su Imu e Tari, se ci sono delle agevolazioni. Prima di tutto ricordiamo che l’Imu è l’imposta municipale unica/propria che grava sugli immobili ad uso abitativo (non sulla prima casa), commerciale e sui terreni. La Tari invece è la tassa sui rifiuti in Italia che serve a coprire il costo del servizio di raccolta/smaltimento rifiuti.

Imu e Tari, si può risparmiare? Ci sono agevolazioni?

L’Imu come tutti sapranno è pagata da chi ha un immobile di lusso ovvero accatastato come categoria A1, A8 e A9. Tutti gli altri sono esenti. Quali sono allora i modi per risparmiare sull’Imu soprattutto per la seconda casa? Per la legge è inagibile una casa talmente degradata che non è possibile aggiustare nemmeno con gli interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria. Per essa è necessario intervenire con interventi di risanamento/restauro. In questo caso si ha diritto ad una riduzione del 50% della base imponibile ai fini Imu. La tassa è ridotta del 50% inoltre per le seconde case di interesse storico artistico ma la presentazione della dichiarazione deve avvenire entro il 30 giugno dell’anno successivo anche se essa è stata concessa ad altri. Dall’anno 2021, poi, chi non risiede in Italia ed ha una pensione nello Stato di residenza per una sola casa non locata e non concessa in comodato d’uso si paga il 50% in meno dell’Imu. Inoltre si ha la riduzione di due terzi della Tari.

Agevolazioni Imu e Tari

Nel caso in cui si abbia un contratto di fitto a canone concordato, l’Imu è ridotta al 75% ai sensi dell’articolo 1 comma 760 della legge numero 160 del 2019. Anche in questo caso si deve presentare dichiarazione entro il 30 giugno dell’anno seguente.

Non si paga poi l’Imu se la casa viene assegnata al genitore affidatario dei figli. Anche se quest’ultimo/a non è proprietario della casa, diventa soggetto passivo per cui beneficia dell’esenzione per l’abitazione principale (presentazione apposita documentazione entro il 30 giugno dell’anno dopo).

La Tari a differenza dell’Imu non è dovuta per case che non producono rifiuti come quelle inagibili o che non sono utilizzate. È però necessario presentare la dichiarazione entro il 30 giugno dell’anno successivo. La Tari si applica in base ai membri del nucleo familiare mentre per le seconde case a disposizione dove non si ha la residenza si stima un numero di componenti che potrebbe essere sbagliato. Quindi bisogna controllare il conteggio della Tari e presentare un eventuale dichiarazione per avere degli sconti.
Leggi anche: Superbonus per chi non ha pagato l’IMU. Ecco cosa si rischia
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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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