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Oggi: 19 Set, 2025

Come rateizzare il 730 nel modo migliore e pagare comodamente il salasso

Ecco come sfruttare le rate per il modello 730, pagando l'IRPEF con e senza sostituto di imposta, con trattenute dirette o con F24.
2 mesi fa
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730 rateizzare
Foto © Investireoggi

C’è chi utilizza il modello 730 come una sorta di salvadanaio, perché sa che ogni anno riceverà un rimborso fiscale. Questo accade, ad esempio, quando si hanno spese di ristrutturazione elevate distribuite su dieci anni, oppure oneri detraibili ricorrenti che generano rimborsi sistematici.

Tuttavia, la vera natura del 730 è un’altra: si tratta di un obbligo dichiarativo attraverso cui il contribuente versa le imposte dovute. Non nasce per “fare cassa”, bensì per conguagliare il carico fiscale. È possibile pagare in unica soluzione oppure scegliere la rateizzazione, ma resta il fatto che la dichiarazione ha come finalità principale il versamento delle imposte.

In questo articolo parliamo proprio del caso opposto: il modello 730 chiuso con esito a debito, e di come affrontare al meglio il pagamento, anche quando si tratta di importi consistenti.

Quando arriva il conto salato: 730 a debito e cifre elevate, come rateizzare?

Chi va a rimborso riceve semplicemente una restituzione (totale o parziale) dell’IRPEF versata. Ma esistono anche esiti opposti, in cui il 730 si chiude con un debito fiscale rilevante. E in questi casi il contribuente può trovarsi a dover versare somme molto elevate.

Quando ciò accade, la rateizzazione rappresenta la soluzione ideale per evitare di saltare il pagamento e incorrere in sanzioni e interessi. Il piano rateale può essere attivato direttamente nel modello 730, motivo per cui la tempestività nella presentazione della dichiarazione è cruciale.

Caso reale: debito da 2.500 euro, ecco cosa fare

“Buonasera, ho provato ieri a fare il mio modello 730 con la versione precompilata. Ho un CUD NASpI e due CUD da lavoro. Ho un figlio a carico al 50% con mia moglie, che lavora e non è fiscalmente a mio carico.

E circa 400 euro di spese sanitarie più qualche piccola spesa scolastica. Ho inserito tutti i dati mancanti, compresi i giorni per le detrazioni, ma alla fine trovo un esito sorprendente: sono a debito di 2.500 euro. Un amico del CAF mi ha detto che non posso farci nulla, che devo pagare. Ma come posso versare tutto in una volta? Se inserisco il mio datore di lavoro, come può prelevare 2.500 euro se guadagno meno di 1.500 euro al mese? E se non lo inserisco, devo versare con F24… ma dove li trovo tutti questi soldi subito? Mi potete aiutare?”

Come rateizzare il 730 nel modo migliore e pagare comodamente il salasso

In linea generale, un lavoratore dipendente va a rimborso quando ha un’unica CU (Certificazione Unica), ha già subito ritenute IRPEF sull’intero reddito annuo e presenta spese detraibili. La dichiarazione dei redditi, infatti, è un modello di conguaglio.

Tuttavia, ci sono casi in cui anche i dipendenti risultano a debito, ad esempio:

  • redditi ulteriori non tassati durante l’anno (come NASpI, incarichi occasionali, ecc.);
  • errori o omissioni nel modello delle detrazioni consegnato al datore di lavoro;
  • plurimi CUD nello stesso anno d’imposta (es. cambio di lavoro, NASpI più contratto, ecc.).

In questi casi è frequente che il 730 si chiuda con saldo a debito o con rimborsi inferiori alle attese.

È probabilmente questo il caso del nostro lettore.

Prima si presenta, meglio è: così si allungano le rate

Ricevere un 730 con un debito elevato può creare un forte disagio psicologico. Ci si sente traditi dalla convinzione di avere tutto in regola, e invece arriva il colpo. Tuttavia, c’è una strada percorribile: la rateizzazione del pagamento.

Presentando la dichiarazione in anticipo (ad esempio prima del 15 luglio), si potrà accedere a un numero massimo di rate, generalmente suddivise tra luglio e dicembre (ma in alcuni casi il sistema non consente di andare oltre novembre, come alcuni CAF segnalano). Ciò significa, nel caso di un debito di 2.500 euro, che il contribuente potrà iniziare a pagare con rate da circa 400/500 euro al mese, considerando gli interessi di dilazione.

Naturalmente, più si ritarda la presentazione del 730, meno rate saranno disponibili. Il nostro lettore, se presenta subito, può versare la prima rata entro il 30 luglio e poi continuare ad agosto, settembre e così via dicendo.

730 con o senza sostituto d’imposta? La rateizzazione è sempre possibile

Sia che si presenti il modello con sostituto d’imposta (datore di lavoro o INPS), sia che si tratti di un 730 senza sostituto, la rateizzazione resta sempre possibile. Cambia solo la modalità di pagamento:

Anche in questo secondo caso, nulla cambia in termini di numero di rate o scadenze: da luglio a novembre, si può affrontare il debito in cinque tranche, rendendo il peso fiscale più sostenibile.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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