Entro fine anno MTV chiuderà i suoi canali in Europa. La decisione è stata resa nota in settimana, anche se ancora l’Italia non è stata inserita nel piano dei tagli. Sarebbe questione di qualche mese in più. Lo spegnimento da noi avverrebbe o a gennaio del 2026 o nel corso dell’anno. Fatto sta che siamo dinnanzi a un evento a dir poco clamoroso. Non era neanche immaginabile fino a poco tempo fa che potesse finire così.
Con MTV spopolano i video musicali
Era l’1 agosto del 1981 quando MTV negli Stati Uniti mandò in onda il primo video musicale della sua storia: Video killed the radio stars dei Buggles.
Fu subito un enorme successo. Le stelle della musica avevano la possibilità di veicolare i loro brani anche attraverso le immagini. Fu così che nacquero leggende come Madonna e Michael Jackson. I fan ne potevano seguire e imitare i passi e i balli, nonché apprezzare le performance con la trasmissione dei concerti anche live.
Nascono i veejay anche in Italia
In Europa MTV sbarcò nel 1987. In Italia arrivò nel 1997 e fu subito rivoluzione. Nasceva anche da noi la nuova figura dei “veejay”, in pratica deejay in video. Il pubblico ebbe modo di apprezzare personaggi come Victoria Cabello, Daniele Bossari, Camilla Raznovich, Andrea Pezzi e Alessandro Cattelan. La TV italiana, che già si era svecchiata negli anni Ottanta con la diffusione delle prime reti private, compiva un ulteriore passo verso la modernizzazione.
MTV segnò un’intera generazione e non soltanto sul piano musicale. Era di fatto un microcosmo per giovani e dei giovani, capace di lanciare mode e stili di vita. L’apice del successo nel nostro Paese si ebbe tra la fine degli anni Novanta e gli inizi Duemila.
Personaggi come i Subsonica e gruppi come i Lunapop devono tanto del loro successo iniziale a questo canale. Con gli anni, però, anche questa tv iconica smise di stare al passo con i tempi. La programmazione odierna è ormai tutta serie tv americane di bassa qualità e reality da quattro soldi.
Concorrenza da app e piattaforme streaming
Il punto è che MTV ha subito la crescente concorrenza di social e app musicali. I cantanti non hanno più bisogno di mediazione per farsi conoscere. YouTube, Spotify e Apple Music sono diventati ormai i principali canali per la fruizione della musica. Paradossalmente, oggi guardare MTV è considerata roba da vecchi. Fino a non tanti anni fa era vero il contrario. Si usciva da scuola e si studiava in camera con la tv accesa per ascoltare e guardare musica allo stesso tempo. Ma non c’era internet e tutto era ancora molto filtrato.
Adesso, è diventato difficile persino trovare due persone che ascoltano lo stesso brano o seguono lo stesso cantante/gruppo. Tutto è diventato estremamente targetizzato proprio per effetto dei nuovi canali, che consentono a ciascuno di scegliere cosa e quando ascoltare. E’ forse la vera ragione per l’assenza di un tormentone estivo quest’anno per la prima volta dopo diversi decenni. L’offerta non manca, anzi ce n’è fin troppa e alla fine nessun pezzo riesce ad imporsi convintamente sugli altri.
MTV chiusa per tagli ai costi
La chiusura di MTV avviene per ragioni finanziarie. La fusione tra Paramount Global e Skydance Media ha portato alla nascita del colosso Paramount Skydance. Ne è emersa la necessità di tagliare i costi per 500 milioni di dollari. E poiché i ricavi provenienti dal canale musicale non erano più considerati sufficienti, ecco che questo è finito nel mirino dei dirigenti. Il marchio MTV non scompare, ma probabilmente si sposterà su altre piattaforme. D’altronde, nessun business è per sempre. Forse ci eravamo illusi che almeno un’icona dei nostri anni Novanta sfuggisse a tale regola. E, invece, gli affari non guardano in faccia a nessuno.
giuseppe.timpone@investireoggi.it

