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Oggi: 12 Dic, 2025

Che pensione prendo con 30 anni di contributi se esco nel 2026? calcoli, cifre e limiti

La pensione con 30 anni di contributi nel 2026, ecco tagli, penalizzazioni o limiti a cui sono assoggettati i richiedenti l'Ape sociale.
3 settimane fa
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La pensione con 30 anni di contributi nel 2026, ecco tagli, penalizzazioni o limiti a cui sono assoggettati i richiedenti l'Ape sociale.
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In attesa che il governo possa eventualmente rivedere la decisione di porre fine a quota 103 e opzione donna — possibilità ancora oggetto di valutazione nella legge di Bilancio — nel 2026 ci saranno comunque soggetti che potranno andare in pensione con la terza misura rimasta in bilico fino alla scadenza del 31 dicembre 2025: l’Anticipo Pensionistico Sociale, meglio noto come Ape sociale.
Si tratta di una misura che consente il pensionamento anche con solo 30 anni di contributi e già a 63 anni e 5 mesi di età. Se requisiti e platee — ristrette a categorie precise — sono chiari, sugli importi della pensione permane qualche dubbio. Il timore di molti è simile a quello espresso dal nostro lettore.

“Buongiorno, mi chiamo Sandro e sono un lavoratore dipendente oggi disoccupato con Naspi. Ho 64 anni e a gennaio terminerò l’ultima mia Naspi spettante. Grazie a Dio il governo ha confermato l’Ape sociale nel 2026, così potrò andare in pensione visto che ho circa 33 anni di contributi, senza considerare quest’ultimo anno passato in Naspi. Il problema è che non capisco quanto andrò a prendere e se la pensione è penalizzata. Ho paura di perdere dei soldi. Mi dite se ci sono penalità che non conosco sull’Ape sociale?”

Che pensione prendo con 30 anni di contributi se esco nel 2026? Calcoli, cifre e limiti

L’Ape sociale è una misura importante perché consente di lasciare il lavoro circa quattro anni prima rispetto ai requisiti ordinari. Servono 36 anni di contributi solo per i lavori gravosi, mentre per invalidi, caregivers e disoccupati ne bastano 30.

Sull’importo non esistono penalizzazioni di calcolo. La pensione per chi, come il nostro lettore, intende usufruirne è determinata sulla base dei contributi versati, del montante accumulato e con le regole del calcolo misto, senza alcun abbattimento percentuale.


Non c’è quindi una penalizzazione come quella prevista per misure quali quota 103 o opzione donna, dove l’importo viene calcolato interamente con il sistema contributivo.

La pensione erogata con l’Ape sociale è quindi esattamente quella maturata alla data dell’uscita. Tuttavia, oltre ai requisiti specifici delle singole categorie, esistono altri vincoli non definibili come penalizzazioni, ma come limitazioni.

Nessuna penalizzazione, ma molte limitazioni per l’Ape sociale

La domanda “che pensione prendo con 30 anni di contributi nel 2026 con l’Ape sociale?” è molto frequente, perché molti associano la pensione anticipata a tagli sull’assegno. Nel caso dell’Ape sociale, come detto, non ci sono tagli. Ma ci sono diversi limiti.

Innanzitutto, l’Ape sociale è una misura a scadenza: può essere percepita solo fino ai 67 anni. Dal primo giorno del mese successivo al compimento di questa età la prestazione decade e l’interessato passa alla pensione di vecchiaia ordinaria.

Le limitazioni più rilevanti sono:

  • Importo massimo di 1.500 euro al mese, non superabile anche se la pensione maturata sarebbe più alta.

  • Nessuna rivalutazione annuale: la prestazione non si adegua all’inflazione.

  • Nessuna tredicesima mensilità.

  • Nessuna maggiorazione sociale.

  • Nessun trattamento di famiglia (ANF o altri).

  • Non è reversibile ai superstiti.

  • Divieto di cumulo con altri redditi da lavoro, subordinato o autonomo.

  • Unica eccezione: lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro annui.

Queste limitazioni, pur non riducendo tecnicamente la pensione maturata, incidono comunque sul reddito effettivamente percepito finché si rimane in Ape sociale.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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