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Oggi: 05 Dic, 2025

Cartella pagamento al portiere? Notifica nulla se manca l’informativa al destinatario

La Cassazione chiarisce: la notifica cartella pagamento consegnata al portiere senza raccomandata informativa è nulla e priva di effetti
4 settimane fa
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cartelle esattoriali
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La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 28850 del 31 ottobre 2025, ha stabilito un principio importante in materia di notifiche delle cartelle di pagamento. Se l’atto viene consegnato al portiere, ma non segue l’invio della raccomandata informativa al contribuente, la notifica è da considerarsi nulla.

Si tratta di una decisione che incide direttamente sulla validità degli atti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e tutela il diritto del contribuente a essere correttamente informato.

Notifica cartella pagamento al portiere: la vicenda alla base della decisione

Una cooperativa aveva impugnato un avviso di iscrizione ipotecaria relativo a diverse cartelle di pagamento. Secondo la società, molte di queste non erano state notificate correttamente.

Dopo un primo parziale accoglimento da parte della Commissione tributaria provinciale (Ctp), la società aveva presentato appello. Tuttavia, la Commissione tributaria regionale (Ctr) aveva rigettato l’impugnazione, sostenendo che almeno una delle cartelle era stata consegnata tramite raccomandata con avviso di ricevimento, mentre per le altre, notificate al portiere, non era necessaria alcuna ulteriore comunicazione.

La questione è quindi approdata in Cassazione, dove la contribuente ha ribadito l’irregolarità della notifica, insistendo sul mancato invio della raccomandata informativa dopo la consegna al portiere.

L’interpretazione della Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso della cooperativa, sottolineando che la notifica cartella pagamento deve rispettare con precisione la procedura prevista dall’articolo 139 del codice di procedura civile. Tale norma stabilisce una sequenza tassativa di soggetti ai quali l’atto può essere consegnato in assenza del destinatario: prima ai familiari conviventi, poi ad altre persone presenti nella casa o nell’ufficio, e solo in ultima istanza al portiere dello stabile.

La Cassazione ha ricordato che, se il messo notificatore consegna l’atto al portiere, è necessario che nella relata di notifica venga indicato il motivo per cui non è stato possibile consegnarlo a una delle persone che lo precedono nella scala di priorità prevista dalla legge. L’assenza di tale motivazione, o la mancata spedizione della raccomandata informativa, rende la notifica nulla.

La funzione della raccomandata informativa

Secondo i giudici, la raccomandata informativa ha la funzione di garantire che il destinatario venga effettivamente a conoscenza dell’atto notificato. Anche se la consegna è avvenuta a una persona che ha un legame con il contribuente — come un familiare, un collaboratore domestico o il portiere — la legge presume comunque che sia necessario un passaggio successivo per assicurare che l’informazione arrivi al diretto interessato.

Questa raccomandata non deve essere inviata con avviso di ricevimento, ma la sua spedizione è indispensabile per la validità della notifica. Solo così si può ritenere rispettato il principio di conoscibilità dell’atto, fondamentale per garantire la difesa del contribuente.

La motivazione della Corte

La Cassazione ha evidenziato che la procedura semplificata — cioè l’invio della raccomandata senza obbligo di ricevuta di ritorno — è giustificata dal fatto che l’atto è consegnato a persone che hanno con il destinatario un rapporto tale da far presumere che l’informazione arrivi a quest’ultimo.

Tuttavia, la mancanza totale della raccomandata informativa annulla questa presunzione.

La Corte ha richiamato anche precedenti pronunce (come le sentenze n. 24682/2022 e n. 2377/2022), nelle quali era stato ribadito che la notifica della cartella di pagamento al portiere deve sempre essere seguita dall’invio della raccomandata informativa. In caso contrario, la notifica è viziata e quindi nulla.

Notifica cartella al portiere: le conseguenze pratiche della decisione

La decisione della Cassazione comporta l’annullamento delle cartelle di pagamento per le quali non era stata inviata la raccomandata informativa dopo la consegna al portiere. Ciò significa che l’Agenzia delle Entrate Riscossione dovrà essere particolarmente attenta nel rispettare le regole di notifica previste dalla legge, poiché anche un piccolo errore formale può compromettere l’intero procedimento.

Allo stesso tempo, la pronuncia tutela il contribuente, che spesso si trova a dover affrontare cartelle di pagamento notificate in modo poco chiaro o irregolare. La corretta notifica cartella pagamento rappresenta infatti una condizione essenziale per la validità dell’atto e per la decorrenza dei termini di impugnazione.

Nulla la cartella notificata al portiere? Un principio di garanzia per il contribuente

Il principio espresso dalla Corte non riguarda solo l’aspetto tecnico della procedura, ma riflette una garanzia fondamentale: quella del diritto alla conoscenza degli atti amministrativi che incidono sulla sfera patrimoniale del cittadino. La notifica cartella pagamento è il momento in cui il contribuente viene formalmente informato del proprio debito con l’erario; se questo passaggio viene gestito in modo scorretto, l’intero procedimento perde di validità.

La raccomandata informativa, quindi, non è un mero adempimento burocratico, ma uno strumento di trasparenza e di tutela. Serve a garantire che l’atto non resti ignoto al contribuente e che questi abbia la possibilità concreta di esercitare i propri diritti di difesa.

Riassumendo

  • La Cassazione annulla la notifica al portiere senza raccomandata informativa.
  • La cooperativa aveva contestato cartelle notificate irregolarmente dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.
  • L’articolo 139 c.p.c. impone una sequenza tassativa per le consegne delle notifiche.
  • La raccomandata informativa garantisce la reale conoscenza dell’atto al contribuente.
  • Senza la raccomandata, la notifica cartella pagamento è nulla e inefficace.
  • La sentenza tutela il diritto del contribuente a una corretta informazione fiscale.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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