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Oggi: 15 Nov, 2025

Cambiano i rinnovi della patente di guida? Ecco le regole che vorrebbe Salvini

Per via di recenti casi di incidenti causati dagli automobilisti più anziani, ecco cosa cambierebbe per il rinnovo della patente di guida.
3 mesi fa
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patente di guida
Foto © Pixabay

Recenti e drammatici casi di cronaca hanno riportato all’attenzione pubblica un problema che riguarda non solo la patente di guida, ma soprattutto le modalità di rinnovo di questo documento.

Sul banco degli imputati finisce il rinnovo della patente – il principale documento che consente di mettersi alla guida di un veicolo sulle strade pubbliche italiane – soprattutto per quanto riguarda i conducenti più anziani.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sta lavorando a una riforma del sistema con l’obiettivo di rispondere alle nuove esigenze di sicurezza stradale, prevenendo quelle problematiche che, purtroppo, continuano a verificarsi sulle strade italiane.

Cambiano i rinnovi della patente di guida: ecco le regole che vuole Salvini

L’iniziativa nasce anche da episodi di cronaca particolarmente gravi.

Ad esempio, sull’autostrada A4 Torino–Trieste, un conducente di 82 anni ha imboccato la carreggiata contromano, andando a scontrarsi con un altro veicolo e causando la morte di quattro persone.

Sempre in Piemonte, sull’autostrada Torino–Bardonecchia, un automobilista over 80, con la moglie al fianco, ha percorso un tratto contromano, impattando con un’auto guidata da un giovane. L’incidente è stato fatale per la moglie dell’anziano, di 89 anni.

Questi episodi rinnovano il dibattito sulla sicurezza alla guida in età avanzata e sulla reale efficacia delle attuali procedure di rinnovo.

Le regole attuali e le criticità

In Italia, il rinnovo della patente presenta già una certa severità nelle tempistiche, soprattutto con l’aumentare dell’età. Oggi la scadenza è regolata come segue.

  • Fino a 50 anni: rinnovo ogni 10 anni.
  • Dai 50 ai 70 anni: rinnovo ogni 5 anni.
  • Fino agli 80 anni: rinnovo ogni 3 anni.
  • Oltre gli 80 anni: rinnovo ogni 2 anni.

Queste tempistiche sono più brevi rispetto a quelle previste in molti altri Paesi dell’Unione Europea.

Tuttavia, rispetto ad altre nazioni, in Italia manca un vero sistema di valutazione delle capacità di guida in età avanzata: non sono previsti test cognitivi approfonditi, prove pratiche o controlli mirati per verificare le reali condizioni psicofisiche di chi chiede il rinnovo.

La sicurezza stradale deve incrociare la necessità di autonomia e di libertà di un anziano

In parole povere, in Italia la patente, dopo una certa età, si rinnova con maggiore frequenza. L’automobilista è obbligato a procedere al rinnovo, pagando i diritti e le tasse previste, ma il tutto si riduce a una semplice visita clinica – per lo più oculistica – e alla presentazione di una documentazione di base.

Se dal punto di vista degli introiti per l’Erario non ci sono problemi, poiché l’obbligo di rinnovo garantisce entrate costanti, diverso è il discorso per la sicurezza stradale.

Test più rigorosi in altri Paesi e ipotesi di riforma in Italia

In Paesi come la Spagna, dopo una certa età il rinnovo della patente prevede test psicoattitudinali, cognitivi e prove pratiche.

Il Ministro Matteo Salvini sembra intenzionato a rivedere le regole anche in Italia, introducendo una stretta sui rinnovi per i conducenti più anziani. L’ipotesi è quella di sottoporre gli over a test di guida e di riflessi per ottenere il via libera a guidare per altri due anni.

Non si escludono ulteriori misure restrittive finalizzate a migliorare la sicurezza nella circolazione stradale.

Restrizioni alla guida e dibattito pubblico

Esistono Stati in cui, ad esempio, agli anziani è vietato guidare di notte. In Italia, la sola ipotesi di introdurre restrizioni simili ha già scatenato polemiche.

Limitare l’accesso alla patente per un anziano è infatti un tema che divide. Da un lato, guidare rappresenta spesso un elemento fondamentale di libertà e autonomia. Dall’altro, è innegabile che sicurezza e responsabilità debbano avere un ruolo centrale nella decisione di concedere o meno il rinnovo.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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