In arrivo l’ultima scadenza dell’anno per la Certificazione Unica (CU) 2025 (anno d’imposta 2024). Un documento essenziale, che serve non solo a certificare le somme percepite dai contribuenti e le ritenute su di esse operate, ma anche a rendere possibile la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.
La Certificazione Unica (CU) è, infatti, il documento che raccoglie tutte le informazioni sui redditi percepiti nel corso dell’anno da lavoratori dipendenti, pensionati, autonomi e da coloro che ricevono compensi assimilati. In pratica, riassume quanto pagato, le ritenute fiscali e previdenziali effettuate, e le eventuali somme non imponibili.
Per i contribuenti, è uno strumento indispensabile per la dichiarazione dei redditi.
Poiché consente all’Agenzia Entrate di inserire le informazioni nella dichiarazione precompilata fornita per i contribuenti stessi. Per i datori di lavoro e gli enti pensionistici, invece, rappresenta un obbligo formale e sostanziale, da rispettare con precisione e nei tempi previsti.
La certificazione unica e le precedenti scadenze
Negli ultimi esercizi fiscali, le scadenze relative alla Certificazione Unica hanno subito diversi aggiustamenti. In origine, il termine ordinario per l’invio all’Agenzia delle Entrate era fissato al 16 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento, riguardando soprattutto i redditi da lavoro dipendente e assimilati.
Per i redditi da lavoro autonomo, invece, esisteva una scadenza più ampia. Fino al 2024, infatti, era possibile inviare la CU entro il 31 ottobre, in concomitanza con la trasmissione del modello 770. Questa distinzione aveva l’obiettivo di consentire una maggiore flessibilità per le certificazioni non coinvolte nella dichiarazione precompilata.
Con l’ampliamento della platea dei contribuenti che possono accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata, tuttavia, è stato necessario anticipare alcune scadenze, per permettere all’Agenzia delle Entrate di rendere disponibile la dichiarazione entro il 30 aprile.
Da qui la nuova calendarizzazione dei termini per il 2025.
Le scadenze della CU 2025
Per il periodo d’imposta 2024 (Certificazione Unica 2025), le date da tenere a mente sono tre, ciascuna riferita a una diversa tipologia di reddito e finalità di trasmissione:
- 17 marzo 2025 (il 16 era domenica): era il termine principale per l’invio delle Certificazioni Uniche che servivano alla predisposizione della dichiarazione precompilata. Riguarda in particolare i redditi da lavoro dipendente, le pensioni, le provvigioni per agenti e rappresentanti, e i compensi erogati dai condomini alle imprese;
- 31 marzo 2025: entro questa data dovevano essere trasmesse all’Agenzia Entrate le CU relative ai redditi corrisposti ai professionisti e agli esercenti arti e professioni in modo abituale.
- 31 ottobre 2025: rappresenta la scadenza finale per l’invio delle Certificazioni Uniche non necessarie alla dichiarazione precompilata o che contengono esclusivamente redditi esenti da imposta. Questa data coincide con quella del Modello 770/2025, mantenendo una coerenza temporale tra i due adempimenti.
Previsto, comunque, il ravvedimento per omessa ed errata CU.
Certificazione Unica: consegna al lavoratore sempre a marzo
Per i datori di lavoro e gli altri sostituti d’imposta, la scadenza Certificazione Unica 2025 impone una doppia attenzione. Oltre all’obbligo di trasmettere i dati all’Agenzia delle Entrate nei tempi corretti, vi è anche quello di consegnare la CU ai percettori dei redditi.
Tale consegna doveva avvenire entro il 17 marzo 2025.
Questo significa che, indipendentemente dalla data di invio all’Agenzia, i lavoratori e i pensionati dovevano ricevere il proprio documento entro la metà di marzo, così da poter disporre tempestivamente delle informazioni per la dichiarazione dei redditi.
Riassumendo
- La Certificazione Unica 2025 attesta redditi e ritenute dell’anno d’imposta 2024.
- Serve per la dichiarazione precompilata dei contribuenti e per gli obblighi dei datori di lavoro.
- Le scadenze principali sono 17 marzo, 31 marzo e 31 ottobre 2025.
- Entro il 17 marzo 2025 la CU doveva essere consegnata ai percettori.
- Il rispetto delle date evita sanzioni e garantisce correttezza nei dati fiscali.