Le politiche a sostegno delle famiglie italiane proseguono con un impegno finanziario in costante espansione. Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU), nel solo primo quadrimestre del 2025 sono stati stanziati 6,5 miliardi di euro.
Questo flusso di risorse si somma agli importi già rilevanti degli anni precedenti: 19,8 miliardi erogati nel corso del 2024, 18,2 miliardi nel 2023 e 13,2 miliardi nel 2022, anno in cui la misura ha visto l’avvio effettivo.
Assegno unico, una misura strutturale in costante evoluzione
L’assegno unico universale è ormai un pilastro della politica di welfare familiare in Italia. Introdotto per semplificare e unificare le precedenti forme di sostegno economico a favore dei figli, l’AUU ha visto un’implementazione progressiva e, numeri alla mano, ha registrato un incremento sia nella platea dei beneficiari sia nell’entità complessiva delle somme distribuite.
L’ultima rilevazione copre un arco temporale che va da marzo 2022 ad aprile 2025. Oltre ai dati aggregati, il report analizza anche le specifiche erogazioni dell’assegno destinato ai nuclei familiari che percepivano il Reddito di Cittadinanza, almeno fino a dicembre 2023, periodo in cui era ancora vigente.
I numeri del 2025: oltre 6 milioni di famiglie coinvolte
Nel primo segmento dell’anno corrente, sono state 6.084.229 le famiglie che hanno ricevuto l’assegno, per un totale complessivo di 9.620.004 figli. Si tratta di cifre che confermano la centralità di questa misura nel panorama sociale italiano e sottolineano la sua ampia diffusione.
Il valore medio per ciascun figlio, rilevato nel mese di aprile 2025, è stato pari a 167 euro. Questo importo comprende le maggiorazioni previste per particolari condizioni, come famiglie numerose, figli con disabilità o genitori giovani.
Tuttavia, la cifra può variare sensibilmente in base alla situazione economica del nucleo familiare, determinata tramite l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Differenziazione degli importi: il ruolo dell’ISEE
Il sistema dell’assegno unico è calibrato per offrire un sostegno maggiore ai nuclei in condizioni economiche meno favorevoli. In quest’ottica, il valore massimo erogabile per ciascun figlio può arrivare fino a 224 euro, riservato a chi presenta un ISEE inferiore o pari a 17.227,33 euro, soglia minima di riferimento per il 2025.
All’estremo opposto, i nuclei familiari che non presentano l’ISEE o che superano la soglia massima stabilita (pari a 45.939,56 euro nel 2025) ricevono un importo ridotto, intorno ai 57 euro per figlio. Questa struttura progressiva rende l’AUU una misura equa, in grado di adattarsi alle differenze reddituali, senza escludere nessuna fascia della popolazione.
L’integrazione con il Reddito di Cittadinanza
Fino al termine del 2023, l’assegno unico ha interagito con un’altra misura di welfare: il Reddito di Cittadinanza. I dati dell’Osservatorio comprendono anche le erogazioni effettuate a famiglie beneficiarie di RdC, che ricevevano l’importo AUU in forma integrativa rispetto al sussidio principale. Questa componente si è rivelata particolarmente utile per garantire un supporto mirato ai nuclei più vulnerabili.
L’abolizione del Reddito di Cittadinanza ha modificato il quadro di riferimento per queste famiglie, che oggi ricevono esclusivamente l’AUU come forma di sostegno alla genitorialità.
Eventualmente accompagnato da altre misure introdotte successivamente.
Assegno unico: un investimento sociale che guarda al futuro
L’aumento costante delle erogazioni dell’assegno unico universale conferma la volontà dello Stato di sostenere in modo strutturale le famiglie e di incentivare la natalità, tema cruciale in un Paese che da anni fa i conti con un preoccupante calo demografico.
Se confrontati con i primi anni di applicazione, i dati mostrano una progressiva espansione della misura, sia in termini quantitativi che qualitativi. L’elevata adesione, il perfezionamento delle modalità di calcolo e l’integrazione con altri strumenti di politica familiare sono segnali di una riforma che ha saputo rispondere alle esigenze della popolazione.
Riassumendo
- Nel 2025 erogati 6,5 miliardi alle famiglie tramite assegno unico universale.
- La misura ha distribuito oltre 57 miliardi complessivi dal 2022 ad oggi.
- Coinvolti nel 2025 oltre 6 milioni di nuclei familiari e 9,6 milioni di figli.
- Importo medio per figlio ad aprile 2025 pari a 167 euro.
- L’assegno varia in base all’ISEE, da 57 a 224 euro per figlio.
- È uno strumento chiave per sostenere natalità e famiglie italiane.