Il bonus psicologo, ormai da qualche anno, rappresenta una misura “consolidata” pensata per sostenere chi vive situazioni di disagio psicologico e necessita di un percorso di psicoterapia.
Nato come risposta a un crescente bisogno di assistenza nel campo della salute mentale, il contributo si rivolge a cittadini che presentano condizioni come ansia, depressione, stress o altre fragilità che richiedono il supporto di uno specialista. Non è necessario certificare l’effettiva esistenza del bisogno. Lo strumento è strutturato per favorire l’accesso alle cure, alleggerendo il peso economico delle sedute di psicoterapia private, ed è gestito direttamente dall’INPS sulla base di risorse stanziate dallo Stato.
Come funziona il bonus psicologo
Il funzionamento del bonus si basa su un criterio di selezione economica, legato all’indicatore ISEE, che rappresenta la capacità reddituale e patrimoniale del nucleo familiare.
Per accedere al beneficio è necessario possedere un ISEE non superiore a 50.000 euro. All’interno di questa soglia massima sono stati individuati tre diversi scaglioni, a cui corrispondono importi differenziati del beneficio:
- le persone con un calcolo ISEE inferiore a 15.000 euro possono ottenere fino a 1.500 euro di contributo;
- quelle comprese tra 15.000 e 30.000 euro hanno diritto a un massimo di 1.000 euro;
- mentre per chi si colloca tra 30.000 e 50.000 euro l’importo non supera i 500 euro.
In ogni caso, il bonus previsto non può superare i 50 euro per singola seduta. Se il costo richiesto dal professionista fosse superiore, la parte eccedente rimarrebbe a carico del paziente.
Questa impostazione garantisce una distribuzione proporzionata delle risorse, con un’attenzione particolare alle fasce di popolazione più fragili. La finalità è chiara: offrire un sostegno concreto e permettere a più persone possibile di accedere a cure fondamentali per il benessere psicologico, senza che le difficoltà economiche diventino un ostacolo insormontabile.
Le risorse stanziate
Per il biennio 2024-2025 sono state stanziate somme rilevanti. La dotazione iniziale di 8 milioni di euro è stata incrementata da ulteriori integrazioni, raggiungendo complessivamente circa 12 milioni. Per il 2025 le risorse disponibili ammontano a 9,5 milioni di euro.
Tali fondi sono ripartiti tra Regioni e Province autonome secondo un criterio misto: il 70 per cento è distribuito in base al fabbisogno sanitario territoriale, mentre il restante 30 per cento tiene conto di parametri reddituali e sociali. Questa scelta consente di equilibrare la distribuzione in modo da rispondere alle esigenze locali e, nello stesso tempo, di garantire maggiore tutela alle aree caratterizzate da minore capacità economica.
La domanda per il bonus psicologo
La procedura di domanda è interamente telematica e può essere svolta tramite il portale dell’INPS, accedendo con credenziali SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi. In alternativa è possibile utilizzare il contact center, con numeri dedicati sia da rete fissa che da rete mobile.
La finestra per presentare le istanze bonus psicologo 2025 (Messaggio INPS n. 2460/2025) è stata fissata dal 15 settembre 2025 al 14 novembre 2025. Si tratta di un periodo di 60 giorni, in linea con quanto stabilito dal decreto che prevede finestre annuali con preavviso minimo di 30 giorni.
Al termine della fase di acquisizione delle domande, l’INPS elabora graduatorie distinte per ciascuna Regione e Provincia autonoma.
L’ordine di inserimento segue la cronologia delle richieste, ma a parità di condizioni sarà data priorità ai richiedenti con ISEE più basso.
Come utilizzare il contributo
Chi rientra tra i beneficiari riceve una comunicazione di accoglimento e un codice univoco che rappresenta l’importo assegnato. Questo codice diventa lo strumento con cui gestire l’utilizzo del contributo, perché deve essere fornito al professionista al momento della prenotazione delle sedute.
Il funzionamento pratico prevede che il beneficiario scelga uno psicologo aderente all’iniziativa. Non tutti i professionisti possono infatti erogare prestazioni coperte dal bonus, ma soltanto coloro che hanno formalizzato l’adesione tramite il Consiglio Nazionale Ordini Psicologi, che poi trasmette l’elenco aggiornato all’INPS. Una volta ricevuto il codice, il professionista lo inserisce sulla piattaforma, verifica la disponibilità del plafond e registra la seduta. Dopo la prestazione, emette regolare fattura intestata al paziente, riportando il codice univoco, e provvede a inserire in piattaforma i dati della fattura e dell’importo. In questo modo il sistema aggiorna automaticamente la quota residua ancora spendibile.
I tempi di utilizzo del bonus psicologo
Per garantire l’efficacia della misura, sono previsti termini precisi da rispettare. La prima seduta deve essere fissata entro 60 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda bonus psicologo, altrimenti il beneficiario perde il diritto e le risorse saranno riassegnate scorrendo la graduatoria.
Inoltre, il codice deve essere utilizzato integralmente entro 270 giorni, decorso questo periodo scatta la decadenza automatica e il valore residuo non può più essere speso. Tali regole hanno lo scopo di evitare sprechi e consentire un ricircolo tempestivo delle risorse.
Riassumendo
- Bonus psicologo sostiene percorsi di psicoterapia per chi vive disagio psicologico.
- Accesso riservato a chi possiede un ISEE valido non superiore a 50.000 euro.
- Importi differenziati: 1.500, 1.000 o 500 euro con rimborso massimo 50 euro a seduta.
- Domande online su portale INPS o Contact Center, finestra 2025 dal 15 settembre al 14 novembre.
- Graduatorie regionali basate su ordine cronologico e priorità ai redditi più bassi.
- Codice univoco da utilizzare entro 270 giorni, prima seduta obbligatoria entro 60 giorni.