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Oggi: 05 Dic, 2025

Bonus genitori separati, il nuovo aiuto casa che parte dal 2026: a chi spetta e come funziona?

Dal 2026 arriva il bonus genitori separati, un aiuto concreto per chi perde la casa dopo la separazione coniugale
1 mese fa
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nuovo bonus genitori separati
Foto © Licenza Creative Commons

Il Governo ha previsto, a partire dal 2026, l’introduzione di un nuovo strumento economico pensato per sostenere i genitori separati o divorziati che non possono più abitare nella casa di proprietà che era stata quella familiare. Si tratta di un nuovo bonus genitori separati. Una misura che mira ad alleviare le difficoltà di chi, dopo la separazione, si trova in una situazione di fragilità abitativa pur avendo figli a carico.

L’aiuto è stato previsto nel testo della manovra di bilancio 2026, licenziato nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri del 17 ottobre 2025.

Nuovo bonus genitori separati: un fondo da 20 milioni di euro all’anno

Per rendere operativo questo intervento, verrà istituito un Fondo specifico presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La dotazione sarà di 20 milioni di euro all’anno a partire dal 2026. Le risorse saranno destinate a fornire un contributo economico a quei genitori che, dopo la fine del matrimonio o della convivenza, non hanno più diritto a vivere nella casa di proprietà in quanto questa è stata assegnata all’altro coniuge.

L’obiettivo del fondo è quello di offrire un sostegno concreto a chi deve affrontare le spese per una nuova abitazione pur continuando a sostenere i costi legati alla crescita dei figli. Il contributo sarà riconosciuto fino al raggiungimento dei 21 anni di età dei figli a carico. Un limite che tiene conto del periodo in cui il genitore mantiene responsabilità economiche dirette nei confronti dei figli.

A chi è destinato il bonus genitori separati

Il bonus genitori separati (da non confondere con il bonus genitori separati istituito in epoca Covid) è pensato per una categoria ben precisa di persone.

Si tratta dei genitori separati o divorziati non assegnatari della casa familiare. Si tratta di coloro che, pur essendo proprietari o comproprietari dell’abitazione, perdono la possibilità di viverci perché il diritto di abitazione viene attribuito all’altro genitore, generalmente quello presso il quale risiedono i figli.

Questo tipo di situazione è piuttosto comune nei casi di separazione. E spesso comporta un peggioramento delle condizioni economiche del genitore che deve lasciare la casa. In molti casi, infatti, il mantenimento dei figli e le spese per un nuovo alloggio possono pesare notevolmente sul bilancio familiare.

Con questo nuovo bonus, lo Stato intende compensare almeno in parte le difficoltà legate alla perdita dell’abitazione familiare, sostenendo chi si trova costretto a cercare un nuovo alloggio.

Come funzionerà il contributo

Le modalità di accesso e i criteri per ottenere il bonus genitori separati saranno definiti da un decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Da emenarsi di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sarà questo decreto a stabilire le regole operative per la concessione dei contributi, le soglie di reddito, le condizioni di ammissibilità e la misura del beneficio economico.

In ogni caso, i criteri dovranno rispettare il limite complessivo di spesa fissato in 20 milioni di euro l’anno, in modo da garantire un uso equilibrato delle risorse pubbliche.

Anche se i dettagli non sono ancora noti, è probabile che il contributo sarà erogato sotto forma di aiuto economico diretto, destinato al pagamento dell’affitto o di altre spese legate alla sistemazione abitativa.

Un aiuto in attesa di conferma ufficiale

È importante sottolineare che il bonus genitori separati non è ancora una misura definitiva. La sua introduzione è inserita nel testo della manovra di bilancio, ma deve ancora affrontare l’iter parlamentare.

Solo dopo l’approvazione definitiva della legge di bilancio e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista entro il 31 dicembre 2025, il bonus diventerà ufficialmente operativo.

Fino ad allora, la misura resta un progetto in fase di definizione. Anche se la sua presenza nella manovra rappresenta un chiaro segnale della volontà politica di offrire un sostegno mirato a una categoria spesso trascurata.

Il contesto e le finalità sociali della misura

Il nuovo bonus genitori separati si inserisce in un quadro più ampio di interventi sociali che mirano a tutelare i nuclei familiari più fragili. In particolare quelli che devono affrontare una separazione.

La perdita della casa familiare rappresenta, per molti genitori, un trauma non solo economico ma anche psicologico. Oltre al cambiamento nelle abitudini di vita, ci sono difficoltà pratiche legate alla ricerca di un nuovo alloggio e alla gestione delle spese quotidiane.

Attraverso il bonus genitori separati, il Governo intende prevenire situazioni di disagio abitativo e favorire la stabilità dei figli. Garantendo, quindi, che possano continuare a vivere in un ambiente sereno, anche se i genitori non condividono più la stessa abitazione.

L’iniziativa rappresenta dunque un passo importante nella direzione del sostegno alle famiglie in transizione, promuovendo una maggiore equità tra i coniugi dopo la separazione.

Cosa manca per avere il nuovo bonus genitori separati

Una volta completato l’iter legislativo, si aprirà la fase operativa che definirà tempi, modalità e criteri per accedere al fondo. È possibile che sia istituita una procedura online per la presentazione delle domande, gestita direttamente dal Ministero o tramite i Comuni, come per altri bonus sociali.

Inoltre, sarà interessante capire se il contributo sarà fisso o variabile in base al reddito.

E se saranno previsti ulteriori requisiti come l’ISEE o la presenza di minori conviventi.

In ogni caso, il principio alla base della misura resta chiaro: garantire una rete di protezione per quei genitori che, dopo la separazione, devono ripartire da zero, mantenendo al contempo il proprio ruolo e le proprie responsabilità genitoriali.

Riassumendo

  • Previsto dal 2026 un fondo da 20 milioni per genitori separati senza casa.
  • Il bonus aiuta chi perde l’abitazione familiare dopo separazione o divorzio.
  • Destinato ai genitori non assegnatari con figli a carico fino a 21 anni.
  • Criteri e importi saranno definiti da un decreto ministeriale congiunto.
  • Misura ancora in attesa di approvazione definitiva nella manovra di bilancio.
  • Obiettivo: sostenere economicamente e abitativamente i genitori separati in difficoltà.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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