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Oggi: 05 Dic, 2025

Bond emergente con maxi-cedola 10%, a patto non siate deboli di cuore

Sta arrivando sul mercato un bond emergente dual tranche con maxi-cedola attesa nell'ordine del 10%, ma ad alto rischio di credito.
2 mesi fa
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Bond emergente in dollari con maxi-cedola
Bond emergente in dollari con maxi-cedola © Licenza Creative Commons

Se siete a caccia di nuove opportunità d’investimento con rendimenti di un certo livello, è il caso che guardiate al nuovo bond emergente dual tranche con maxi-cedola in arrivo. Lo ha annunciato l’Angola, stato dell’Africa meridionale e che si appresta alla sua prima emissione sui mercati internazionali dal 2022. L’importo offerto sarebbe di 1,5 miliardi di dollari tramite una scadenza a 5 anni e una seconda a 10 anni. Luanda cerca di approfittare delle migliorate condizioni di mercato per rifinanziare il suo debito. In Africa gli spread con i titoli di stato USA o Treasury si sono ristretti ai minimi da sei anni.

Significa che indebitarsi oggi comporta il pagamento di un costo relativamente inferiore agli ultimi anni.

Rating molto bassi

Nel dettaglio, il bond emergente offrirebbe maxi-cedola del 9,75% per la scadenza più corta e in area 10,50% per quella più lunga. Sono le prime indicazioni sul pricing atteso. Possibile che i risultati finali dell’operazione saranno leggermente differenti. Ad ogni modo, l’investitore si metterebbe in portafoglio un asset ad alto rendimento, seppure anche molto rischioso. I rating assegnati dalle agenzie internazionali al debito angolano sono bassi: B- per S&P e Fitch con outlook stabile e B3 per Moody’s con outlook positivo. Trattasi del sesto gradino sotto il livello “investment grade”.

Il rischio di credito è considerato elevatissimo, tant’è che stiamo parlando di titoli del debito “spazzatura”. Il debito in sé non è alto, essendosi attestato al 58,20% del Pil a fine 2024. Lo stesso deficit per quest’anno, pur raddoppiando dall’1,5% al 2,8% atteso, resta contenuto. Il fatto è che i tre quarti dello stock risultano esposizioni con l’estero.

Il debito estero complessivo in Angola ammontava a 46,8 miliardi di dollari a fine 2024, sebbene a breve termine non dovrebbe superare i 4,5 miliardi. Con riserve valutarie stimate in 15,1 miliardi ad agosto, non vi sarebbero rischi imminenti di default.

Caccia agli asset ad alto rendimento

L’emissione del bond in dollari con maxi-cedola avviene in un contesto di alta inflazione domestica, al 18,24% per l’ultimo dato mensile, a fronte di tassi di interesse al 19%. Sul mercato secondario la scadenza in dollari del 2032 offre al momento un rendimento del 10%. Ve n’è un’altra a novembre di quest’anno per 864 milioni residui e che stacca cedola lorda del 9,50%. I proventi che l’Angola raccoglierà serviranno a pagare questo debito in scadenza e uno swap da 1 miliardo che spira a dicembre e contratto con JP Morgan.

Le emissioni sui mercati emergenti sono in forte aumento. C’è la ricerca di asset più redditizi dopo che sui mercati avanzati i rendimenti sono scesi per effetto dei tagli ai tassi. La liquidità resta abbondante e gli investitori puntano anche a diversificare i portafogli. L’Africa è stato un continente duramente colpito sul piano finanziario dalla pandemia. Tre suoi stati sono andati in default: Zambia, Ghana ed Etiopia. Il secondo è uscito da poco dal limbo, mentre il primo ha difficoltà a ristrutturare il debito a cinque anni dal crac.

Pesano i debiti verso alcuni organismi internazionali.

Bond con maxi-cedola a rischio di cambio

Il debito estero offre una grossa opportunità di attingere alla liquidità a costi più ragionevoli. Pensate che l’Angola paga in media un interesse del 7% sui prestiti in valuta straniera, mentre su quelli contratti in kwanza ben il 13%. Ma non sono pasti gratis. Gli emittenti si espongono al rischio di cambio per il caso in cui dollaro, euro, ecc., si apprezzino contro le loro valute nazionali. Il bond con maxi-cedola dual tranche in arrivo espone allo stesso rischio anche gli investitori dell’Eurozona, i quali devono far di conto in euro.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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