Si ripete ogni anno di questi tempi un incontro molto importante per il lavoro domestico di badanti, colf, baby sitter e simili. Parliamo del summit tra associazioni dei datori di lavoro e sindacati, in cui si decidono diverse cose tra cui l’adeguamento degli stipendi. E proprio di stipendio si parla. L’incontro tra i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf con le associazioni dei datori di lavoro Domina e Fidaldo, ha dato esito positivo. Trovata l’intesa su degli aumenti salariali che vanno oltre la solita rivalutazione dei trattamenti contro l’erosione del potere di acquisto dettato dall’inflazione.
Badanti: dal primo novembre 100 euro in più in busta paga e da gennaio altri 135,75 euro sullo stipendio
Ormai il lavoro domestico è diventato di dominio comune in tante famiglie italiane soprattutto alla luce dell’invecchiamento costante della popolazione e dell’aumento esponenziale del numero delle badanti. Un’attività lavorativa che da anni ha un suo CCNL con regole precise dalle assunzioni ai livelli di inquadramento, dai doveri ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. E l’intesa sul ritocco al salario degli addetti è stato subito commentato positivamente dalle parti sociali che vedono in questi aumenti che adesso analizzeremo, un riconoscimento del valore sociale e professionale di chi si occupa della cura di case, bambini, anziani e non autosufficienti.
Il nuovo contratto collettivo va ben oltre l’aumento dello stipendio
Un vero e proprio rinnovo del contratto per colf, badanti e per i lavoratori domestici in genere. Un contratto che decorre da oggi primo novembre. Con i minimi salariali che crescono di 100 euro lordi.
Naturalmente questo è solo il primo passo di un aumento delle retribuzioni nel settore che come al solito a gennaio prossimo vedrà anche la rivalutazione. La perdita del potere di acquisto dello stipendio per via dell’aumento del costo della vita viene sanato da un aumento di stipendio. E si parla di altri 135,75 euro in più. Anche perché sempre nel nuovo contratto si cambia il meccanismo di rivalutazione che fino a oggi era stato quello che segnava aumenti in misura pari all’80% del tasso di inflazione e che da adesso passerà al 90%.
Significa che se, per esempio, il costo della vita sale del 10% per la durata del nuovo CCNL l’aumento di stipendio sarà del 9% e non dell’8% come prima. Inoltre sale da 11 a 30 euro al mese il surplus di stipendio spettante a chi ha gli attestati di formazione certificata come previsto da Ebincolf. Cioè l’Ente Bilaterale Nazionale del Comparto di Datori di Lavoro e dei Collaboratori Familiari.
Nuovo CCNL per badanti e colf, dal primo novembre, busta paga e stipendi salgono e poi?
Ma non c’è solo l’aumento di stipendio come novità per questo settore. Sempre nell’intesa raggiunta ecco che emergono miglioramenti dal punto di vista delle tutele legislative per le badanti o le colf. Tutele sociali vere e proprie da cui oggi gli addetti del settore domestico spesso sono esclusi.
Basti pensare alle tutele delle maternità, delle misure a sostegno della genitorialità, delle invalidità e così via dicendo. Per esempio alle badanti non spetta il bonus mamma lavoratrice da 40 euro al mese che spetta a tutte le altre dipendenti degli altri settori. Nel nuovo contratto ecco comparire per gli addetti il diritto ai permessi della legge 104 per l’assistenza ai familiari invalidi. Diritto che fino a oggi era assente.