La principale misura a vantaggio dei familiari sfortunati di un pensionato defunto è senza dubbio la pensione di reversibilità. Non scopriamo nulla di nuovo: la pensione ai superstiti rappresenta il principale sostegno per alcuni coniugi o altri eredi che, dopo il decesso del familiare, si ritrovano con un forte calo reddituale.
Per compensare questa perdita, la normativa prevede che una parte della pensione del defunto passi al coniuge o, in casi particolari, ad altri familiari che dipendevano fiscalmente ed economicamente dal pensionato. Tuttavia, la pensione di reversibilità si riduce spesso a poche centinaia di euro: basti pensare che al coniuge può spettare al massimo il 60% della pensione del marito o della moglie defunti.
Ecco perché ogni piccolo incremento diventa fondamentale.
Secondo alcune indiscrezioni — che però sembrano avere i connotati dell’assoluta ufficialità — da gennaio le pensioni di reversibilità aumenteranno.
Aumento pensioni di reversibilità: significativo balzo da gennaio, calcoli e cifre
Le pensioni di reversibilità, a partire da gennaio 2026, saliranno di importo. Come per molte altre prestazioni erogate dall’INPS, il 2026 si apre con aumenti più consistenti rispetto al 2025. Infatti, il tasso di inflazione registrato dall’ISTAT dovrebbe imporre un incremento compreso tra l’1,5% e l’1,6%.
Il tasso di inflazione di riferimento è quello previsionale, ossia il dato registrato fino a settembre, unico ufficializzato dall’ISTAT. L’istituto provvederà poi al ricalcolo dell’intero anno alla fine del 2025. Successivamente, l’INPS emetterà la consueta circolare che fisserà i nuovi importi delle pensioni per il 2026, incluse quelle di reversibilità.
L’aumento previsto per il 2026 sarà quindi più alto rispetto a quello del 2025, quando l’incremento fu ancora più modesto: appena 0,8%.
Il rialzo previsto per il 2026 sarà dunque circa il doppio.
Rivalutazione annuale al tasso di inflazione, ecco il meccanismo
La rivalutazione annuale, finalizzata a tutelare il potere d’acquisto, riguarda anche la pensione di reversibilità. Per l’ufficialità definitiva occorrerà attendere che il MEF recepisca i dati ISTAT. Una volta stabilito il tasso ufficiale, l’INPS pubblicherà la circolare che confermerà gli aumenti.
La pensione di reversibilità non ha un importo fisso: varia in base alla pensione percepita dal defunto. Essendo un trattamento a importo variabile, anche l’aumento conseguente varierà.
Infatti, la rivalutazione segue le regole generali della perequazione, con le tre fasce di adeguamento e la rivalutazione piena solo per le pensioni che non superano 4 volte il trattamento minimo.
Pertanto:
- solo le pensioni di reversibilità che, come importo, rientrano entro 4 volte il minimo (circa 2.000 euro lordi) godranno dell’aumento pieno tra l’1,5% e l’1,6%;
- per le pensioni più alte, la rivalutazione sarà applicata solo sulla parte eccedente, con:
- 90% del tasso di inflazione per gli importi fino a 5 volte il minimo;
- 75% del tasso di inflazione per la parte ulteriore.