L’INPS, con comunicato stampa ufficiale pubblicato sul proprio sito istituzionale, ha reso noto i numeri in merito all’assegno unico figli a carico pagato nei primi 5 mesi del 2025.
La prestazione pagata direttamente dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, come noto, da marzo 2022 ha sostituito alcune altre prestazioni come, ad esempio, la detrazione fiscale per figli a carico fino a 21 anni.
Assegno unico per ogni figlio
L’importo, che varia in base all’ISEE del nucleo familiare, è pagato mensilmente da marzo a febbraio dell’anno successivo. Spetta:
- per ogni figlio minore;
- per ogni figlio maggiorenne fino a 21 anni di età;
- per ogni figlio disabile, senza limiti di età.
Per figli maggiorenni fino a 21 anni di età, l’assegno spetta a condizione che il figlio si ritrovi in una delle seguenti casistiche:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;
- svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale.
Tutto dipende dall’ISEE
La domanda non è da ripetersi ogni anno. È sufficiente aggiornare l’ISEE. La domanda va fatta solo quando si chiede la prima volta l’assegno oppure si è fatta domanda in anni passati ma non è stata accettata o l’assegno si trovi nello stato revocato (verificare la motivazione prima di rifare domanda).
Attenzione alla data entro cui si rinnova l’ISEE. Se il rinnovo è fatto entro il 30 giugno, l’importo dell’assegno unico sarà erogato con importi aggiornati dal mese di marzo di quello stesso anno.
Laddove, invece, l’aggiornamento ISEE è fatto dopo il 30 giugno, l’assegno sarà adeguato all’importo spettante solo a partire dal mese successivo, perdendo l’adeguamento sugli arretrati. Se non c’è ISEE e fino a quando l’ISEE non è aggiornato, l’INPS paga l’importo minimo assegno unico (che nel 2025 è di 57,50 euro).
Assegno unico 2025: fino a 9 milioni di figli coperti
Tra gennaio 2025 e maggio 2025, il sostegno economico alle famiglie attraverso l’Assegno Unico Universale ha raggiunto cifre significative, come evidenziato dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Statistico.
Nei primi cinque mesi del 2025, le somme distribuite ammontano a 8,1 miliardi di euro, che si sommano ai 19,9 miliardi erogati nel 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi assegnati nel 2022.
Il report sull’assegno unico per i primi 5 mesi 2025 include anche le informazioni sui trasferimenti effettuati a favore dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza fino alla fine del 2023.
Nel solo 2025, 6.113.758 famiglie hanno beneficiato dell’assegno, coprendo un totale di 9.666.991 figli. L’importo medio mensile per figlio, aggiornato a maggio 2025, è pari a 169 euro, cifra che varia sensibilmente in base all’ISEE del nucleo familiare: come detto si parte da circa 57 euro per chi non presenta l’indicatore o supera la soglia massima fissata per quest’anno a 45.939,56 euro, fino a un massimo di 224 euro per i nuclei con ISEE inferiore a 17.227,33 euro.
I dati confermano l’ampiezza dell’intervento e la sua funzione redistributiva, volta a sostenere maggiormente le famiglie economicamente più fragili.
Riassumendo
- Nei primi 5 mesi 2025 erogati 8,1 miliardi di euro di assegni unici.
- L’assegno spetta per figli minori, maggiorenni fino a 21 anni e disabili.
- Importo mensile varia con ISEE: da 57,50 a 224 euro per figlio.
- Non serve nuova domanda annuale, basta aggiornare l’ISEE entro il 30 giugno.
- Se ISEE aggiornato dopo giugno, niente arretrati, solo importo futuro adeguato.
- Nel 2025, oltre 6 milioni di famiglie beneficiarie, per quasi 10 milioni di figli.