Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

Ape sociale 2026? Prima la disoccupazione, poi la pensione, ecco le regole

Ape sociale confermata nel 2025 ma nel 2026 e nel 2027 cosa accade? Ecco come programmare la pensione dopo la disoccupazione.
8 mesi fa
2 minuti di lettura
pensioni 61 o 62 anni 2026
Foto © Licenza Creative Commons

Si può andare in pensione subito oppure programmare l’uscita nei prossimi anni. È possibile andare in pensione immediatamente oppure pianificare l’uscita dal mondo del lavoro nei prossimi anni. Idealmente, sarebbe preferibile farlo entro il 2026, perché – indipendentemente da ciò che potrebbe decidere il governo – non è affatto scontato che dal 2027 i requisiti per la pensione di vecchiaia rimangano invariati rispetto a quelli attuali.

Pertanto, ottenere la pensione ora, o almeno entro la fine del 2026, rappresenta la soluzione ideale per molti contribuenti. In quest’ottica, una misura come l’Anticipo pensionistico sociale (Ape sociale) – che da anni si rivolge anche ai disoccupati – potrebbe rivelarsi particolarmente utile.

Andare in pensione con l’Ape sociale è possibile nel 2025, poiché la misura è stata ufficialmente confermata dal governo per l’anno in corso, con stanziamenti previsti anche per i due anni successivi. Questo apre interessanti possibilità per chi desidera programmare la propria uscita dal lavoro in modo strategico.

Il quesito giunto in redazione

“Buongiorno, mi chiamo Federico e volevo chiedervi una cosa. Se riesco a farmi licenziare dal mio datore di lavoro – cosa che ritengo facile, dal momento che l’azienda non naviga in buone acque – potrei avere accesso all’Ape sociale nel 2026?
La soluzione che avevo pensato è la seguente: mi faccio licenziare, vado in Naspi per i 14 mesi che mi spettano e poi accedo all’Ape sociale.
Oggi ho esattamente 30 anni di contributi e ho appena compiuto 64 anni di età. Finirei la disoccupazione a giugno o luglio 2026.
Ma non sono certo di aver capito se l’Ape sociale ci sarà ancora nel 2026 o se non sarà più fruibile.

Ape sociale 2026? Prima la disoccupazione, poi la pensione: ecco le regole

Nessun dubbio sul fatto che l’Ape sociale sia stata confermata per il 2025 dal governo. Tuttavia, nella legge di Bilancio sono previste dotazioni economiche anche per il 2026 e il 2027.

Questo fa pensare che la misura possa aver ricevuto una sorta di conferma triennale. Si tratta però di una semplice interpretazione, non di una garanzia. In ambito previdenziale, infatti, molte cose possono cambiare rapidamente.

È anche possibile che le risorse stanziate servano solo a coprire gli assegni già erogati per chi ha avuto accesso all’Ape nel 2025 e continua a percepirla nei due anni successivi. Oppure, più ottimisticamente, che siano destinate anche ai nuovi richiedenti nel biennio 2026–2027.

I dubbi restano, ma con ogni probabilità anche nel 2026 l’Ape sociale sarà disponibile. Se così fosse, l’idea del nostro lettore è assolutamente valida e ben congegnata.

Dalla Naspi all’Ape sociale: la pensione di vecchiaia che slitta fa meno paura

Se il lavoratore perde il lavoro per licenziamento e presenta regolare domanda di Naspi, avrà diritto a percepire l’indennità di disoccupazione per l’intera durata prevista.

Al termine della Naspi, potrà rientrare nei requisiti per accedere all’Ape sociale, diventando così un soggetto beneficiario della misura. L’Ape sociale è infatti un reddito ponte, che accompagna il contribuente fino al raggiungimento dell’età pensionabile.

Ed è proprio l’età pensionabile a spaventare oggi molti lavoratori, soprattutto quelli che compiranno 67 anni solo nel 2027. Infatti, a partire dal 2027 esiste il rischio concreto che il requisito anagrafico sia innalzato a 67 anni e 3 mesi.

Una modifica che non riguarderà chi avrà già avuto accesso all’Ape sociale, dal momento che la misura – la cui età di accesso è fissata a 63 anni e 5 mesi – accompagna l’individuo fino all’età pensionabile vigente nel momento in cui termina il beneficio.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

La stupidità di un eventuale accordo tra UE e Cina
Articolo precedente

L’accordo tra UE e Cina in alternativa agli USA è il massimo esempio di stupidità europea

errore 730
Articolo seguente

Dal 30 Aprile il 730 Precompilato 2025: accesso, modifiche e invio