La Legge di Bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre 2025 è ora in discussione al Senato. Il testo attuale prevede nuovamente un’agevolazione molto attesa da chi opera nel comparto turistico e nella ristorazione. Tra le varie disposizioni previste dal testo, spicca, infatti, il ritorno del bonus lavoratori turismo. Un incentivo che ha già avuto diverse edizioni negli ultimi anni e che ha rappresentato un importante sostegno economico per migliaia di addetti del settore.
Bonus lavoratori turismo: un aiuto concreto per chi lavora notti e festivi
Il perno del bonus lavoratori del turismo è costituito da una maggiorazione del 15% sulle retribuzioni lorde corrisposte ai lavoratori che svolgono turni notturni o prestazioni nei giorni festivi.
Questa integrazione rappresenta una forma di trattamento speciale non imponibile. Il che significa che non viene conteggiata ai fini del calcolo del reddito. Non influisce, quindi, sul pagamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). In altre parole, l’aumento netto si traduce in un vantaggio reale per il lavoratore, che percepisce una somma aggiuntiva direttamente in busta paga.
Le origini del bonus e il suo percorso negli anni
Il bonus lavoratori turismo nasce nel 2023, in un contesto di rilancio post-pandemico del settore turistico e della ristorazione, tra i più colpiti dalla crisi. In quell’occasione, l’incentivo venne riconosciuto per i mesi da giugno a settembre e riservato a chi, nell’anno precedente (2022), aveva dichiarato un reddito complessivo non superiore a 40.000 euro.
Il successo della misura, che ha garantito un sostegno economico a migliaia di operatori stagionali e dipendenti di alberghi, ristoranti e stabilimenti termali, ha portato a una proroga nel 2024 attraverso la Legge di Bilancio di quell’anno.
In tale estensione, la finestra temporale fu ampliata fino al 30 giugno 2024, mantenendo invariati i requisiti di accesso e le modalità di erogazione.
Terminata questa fase, tuttavia, la misura non venne immediatamente rinnovata, generando un vuoto nel corso del 2024 che molti lavoratori hanno percepito come un passo indietro sul piano del sostegno al reddito. Solo con la Legge di Bilancio 2025 il bonus lavoratori del turismo fu nuovamente inserito per il periodo compreso tra 1° gennaio e 30 settembre 2025, ripristinando così la formula che aveva già dato buoni risultati nei due anni precedenti.
Il nuovo bonus lavoratori del turismo 2026: continuità e conferme
La nuova manovra economica per il 2026 non introduce grandi rivoluzioni, ma conferma la struttura e la filosofia delle precedenti edizioni.
>Il bonus lavoratori turismo sarà riconosciuto anche per il periodo compreso tra 1° gennaio e 30 settembre 2026, mantenendo gli stessi criteri di accesso e le modalità operative già sperimentate.
In particolare, potranno beneficiarne i dipendenti del settore turistico, della ristorazione e degli stabilimenti termali che, nel corso del 2025, non abbiano superato un reddito da lavoro dipendente pari a 40.000 euro.
Il vantaggio economico consiste, come nelle versioni precedenti, in una maggiorazione del 15% sulle somme percepite per lavoro notturno e straordinario, che sarà erogata direttamente in busta paga, senza essere soggetta a tassazione.
Un beneficio da richiedere, non automatico
Un aspetto importante da ricordare è che l’incentivo non sarà riconosciuto in modo automatico. Come avvenuto anche in passato. Sarà il lavoratore a dover presentare una specifica richiesta al proprio datore di lavoro per ottenere l’applicazione della maggiorazione prevista.
Il datore, una volta ricevuta la domanda, provvederà a erogare l’importo spettante nella busta paga mensile del dipendente, per poi recuperare le somme versate attraverso un meccanismo di credito d’imposta.
Questo credito potrà essere utilizzato in compensazione tramite il Modello F24, utilizzando il codice tributo 1702, come già previsto nelle precedenti versioni della misura.
Settori coinvolti e lavoratori interessati dal bonus lavoratori turismo
Il beneficio coinvolge una platea ampia ma ben definita di lavoratori. Si tratta principalmente di:
- addetti agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, come ristoranti, bar e strutture simili;
- personale impiegato nel comparto turistico-alberghiero, inclusi alberghi, villaggi vacanze e agriturismi;
- dipendenti degli stabilimenti termali, categoria spesso caratterizzata da turni serali e festivi.
Il bonus lavoratori del turismo, dunque, si concentra su quei settori che più di altri operano in orari disagiati e con un’intensa attività stagionale, riconoscendo un incentivo economico mirato a compensare le particolari condizioni di lavoro.
Obiettivi e impatto della misura
La finalità principale del bonus lavoratori turismo è quella di valorizzare e sostenere chi lavora nei periodi più impegnativi. Garantendo così un riconoscimento economico per le ore notturne e festive.
Si tratta anche di uno strumento con un valore più ampio: da un lato incentiva l’occupazione nel settore, dall’altro contribuisce a mantenere alta la qualità dei servizi turistici, favorendo la presenza di personale qualificato nei momenti di maggiore affluenza.
Inoltre, l’esenzione fiscale prevista sulla maggiorazione del 15% rappresenta un vantaggio concreto per i lavoratori, che vedono aumentare il proprio netto in busta paga senza penalizzazioni sul piano tributario.
Per le imprese, invece, la possibilità di compensare gli importi tramite credito d’imposta limita l’impatto economico della misura. Rendendola così sostenibile anche per le realtà di dimensioni più ridotte.
Bonus lavoratori turismo: continuità come segnale di stabilità
La decisione di confermare anche per il 2026 il bonus lavoratori turismo evidenzia la volontà del Governo di fornire stabilità e continuità a un settore strategico per l’economia italiana.
Turismo e ristorazione rappresentano infatti due comparti che incidono in modo significativo sul PIL nazionale e sull’occupazione, in particolare nelle aree a forte vocazione turistica.
Mantenere una misura di incentivo costante aiuta a consolidare il mercato del lavoro, riducendo la precarietà e favorendo la permanenza dei lavoratori più esperti.
Riassumendo
- periodo di validità: dal 1° gennaio al 30 settembre 2026.
- beneficiari: dipendenti del settore turismo, ristorazione e stabilimenti termali.
- limite di reddito: fino a 40.000 euro di reddito da lavoro dipendente nel 2025.
- agevolazione prevista: maggiorazione del 15% sulle retribuzioni lorde per turni notturni e festivi.
- erogazione: diretta in busta paga, previa richiesta del lavoratore.
- recupero per le imprese: credito d’imposta compensabile con modello F24 (codice 1702).