Con l’arrivo degli ultimi giorni dell’anno, cresce l’attenzione anche verso la scadenza dell’attestazione ISEE, un documento indispensabile per richiedere molte forme di sostegno economico e prestazioni sociali. Ogni anno, infatti, l’indicatore perde efficacia il 31 dicembre, a prescindere dal momento in cui è stata inoltrata la DSU, cioè la dichiarazione da cui l’ISEE trae origine.
Questa scadenza comporta la necessità di programmare con cura il rinnovo ISEE per l’anno successivo, anche perché alcune la continuità di alcune prestazioni di cui già si gode dipende proprio da detto rinnovo.
Come nasce l’ISEE: il ruolo centrale della DSU
L’attestazione ISEE non è altro che il risultato della valutazione dei dati indicati nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica).
In tale documento vengono riportate informazioni sul nucleo familiare e sugli aspetti economici di ciascun componente, come redditi e patrimoni. Tutti questi elementi concorrono alla determinazione dell’indicatore che permette di capire se una famiglia può accedere o meno a determinati bonus o agevolazioni (assegno unico figli a carico, bonus psicologo, carta dedicata a te, ecc.).
La composizione del nucleo familiare viene rilevata alla data in cui la DSU viene presentata. I dati patrimoniali e reddituali, invece, non riguardano il presente, ma si riferiscono a due anni prima. Di conseguenza, una DSU trasmessa nel corso del 2025 fotograferà la situazione familiare al momento dell’invio, ma i redditi e i patrimoni presi in considerazione saranno quelli al 31 dicembre 2023.
Validità dell’ISEE: un unico termine per tutti
Un aspetto spesso sottovalutato riguarda proprio la durata dell’attestazione. Qualunque sia il periodo dell’anno in cui la DSU viene presentata, l’ISEE associato scade sempre il 31 dicembre dello stesso anno.
Ciò significa che una dichiarazione trasmessa a gennaio come una trasmessa a dicembre avrà identica scadenza. Un esempio chiarisce il meccanismo: una DSU presentata il 3 gennaio 2025 genera un ISEE valido fino al 31 dicembre 2025. Lo stesso vale per una DSU depositata il 10 dicembre 2025.
La data limite resta, quindi, invariata e non può essere prorogata.
Implicazioni della scadenza: l’importanza del rinnovo ISEE
La fine dell’anno costringe tutte le famiglie che beneficiano di agevolazioni a occuparsi del rinnovo ISEE. Senza un nuovo indicatore, molte prestazioni – come l’assegno unico per i figli – non vengono aggiornate o rischiano di essere ricalcolate al valore minimo previsto.
Per il 2026, il nuovo ISEE si baserà su redditi e patrimoni del 2024. L’aggiornamento è fondamentale per garantire che la fotografia economica sia il più possibile aderente alla realtà recente, evitando distorsioni che potrebbero penalizzare il nucleo familiare.
Un tema particolarmente rilevante per il prossimo anno riguarda l’aumento della franchigia ISEE sull’immobile adibito ad abitazione principale, previsto nella legge di bilancio 2026. Tale modifica dovrebbe innalzare la quota dell’immobile che non rientra nel calcolo dell’ISEE, con possibili effetti positivi su molte famiglie proprietarie della prima casa.
Rinnovo ISEE: come arrivare preparati alla nuova dichiarazione
Dal momento che l’attestazione attuale scade a dicembre, organizzarsi con anticipo è essenziale.
Una corretta preparazione permette di ridurre errori, velocizzare la procedura e ottenere un indicatore aggiornato già nei primi giorni del nuovo anno.
Il primo elemento da controllare è la composizione del nucleo. Eventuali cambiamenti – come un matrimonio, una nascita, una separazione o un trasferimento di residenza – devono essere indicati in modo accurato nella nuova DSU. La fotografia familiare deve corrispondere alla situazione reale al giorno della presentazione.
Poiché le informazioni economiche fanno riferimento a due anni prima, serviranno tutti i documenti relativi al 2024: certificazioni dei redditi, saldi e giacenze dei conti correnti, eventuali investimenti, proprietà immobiliari e altri elementi patrimoniali. Gli istituti bancari e postali renderanno disponibili le certificazioni necessarie all’inizio del nuovo anno.
La DSU per ottenere l’ISEE 2026 potrà essere trasmessa a partire da gennaio 2026. Le modalità disponibili restano le stesse: invio diretto tramite il portale INPS, assistenza dei CAF o utilizzo dell’ISEE precompilato, che consente di recuperare automaticamente molti dati già presenti negli archivi dell’ente previdenziale.
Riassumendo
- L’ISEE scade ogni 31 dicembre e richiede sempre un nuovo rinnovo annuale.
- La DSU determina l’ISEE usando dati familiari attuali e redditi di due anni prima.
- La scadenza unica vale per DSU presentate in qualsiasi periodo dell’anno.
- Il rinnovo ISEE è indispensabile per mantenere agevolazioni come l’assegno unico.
- Nel 2026 l’ISEE userà dati economici 2024 e nuove regole sulla prima casa.
- Prepararsi al rinnovo richiede documenti aggiornati e verifica della composizione familiare.