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Oggi: 05 Dic, 2025

Figli, contratto, reddito: le FAQ INPS sul bonus mamma che sciolgono ogni dubbio

Le FAQ sul bonus mamma diventano fondamentali per capire davvero chi ha diritto all’aiuto e come accedervi senza errori
7 giorni fa
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faq bonus mamma
Foto © Pixabay

Il nuovo bonus mamma rappresenta una delle misure più attese per il 2025 e nasce con l’obiettivo di offrire un supporto economico alle madri impegnate nel mondo del lavoro. L’INPS ha pubblicato un Manuale Utente dettagliato che illustra ogni passaggio necessario per presentare la domanda, chiarendo i requisiti richiesti, il funzionamento della procedura online e i principali dubbi emersi grazie a un ampio insieme di FAQ. Il documento funge da guida operativa, utile per verificare la correttezza della compilazione e capire se si rientra nella platea delle beneficiarie.

L’intervento è stato istituito con il decreto-legge approvato il 30 giugno 2025 e confermato definitivamente dalla legge dell’8 agosto dello stesso anno.

L’integrazione economica si inserisce in un quadro più ampio di misure dirette a sostenere la genitorialità e a ridurre il peso delle spese familiari per chi lavora e si trova a conciliare gli impegni professionali con quelli domestici.

Chi può accedere al bonus mamma

Il bonus mamma è destinato esclusivamente alle lavoratrici che nel corso del 2025 hanno almeno due figli e risultano occupate. Possono beneficiarne tutte le madri lavoratrici, a eccezione di chi è impiegata nel lavoro domestico. Restano, quindi, escluse categorie come colf, badanti e baby-sitter.

Esiste inoltre una distinzione importante: le madri con tre o più figli che possiedono un contratto a tempo indeterminato non rientrano in questo incentivo. Per loro continua a valere lo sgravio contributivo introdotto dalla legge di bilancio 2024, che riduce i contributi IVS a carico della dipendente. Il nuovo bonus riguarda dunque una platea diversa, composta da lavoratrici escluse dall’esonero precedente.

Per ottenere l’integrazione è necessario anche rispettare un limite economico: il reddito da lavoro riferito al 2025 non deve superare i 40.000 euro annui.

Importo e pagamento

Il beneficio prevede un contributo di 40 euro per ogni mese di attività lavorativa svolta nel 2025. Il totale massimo, quindi, corrisponde a 12 mensilità, ma l’importo effettivo varia in base al numero di mesi lavorati. Chi ha un impiego continuativo per tutto l’anno riceve la cifra piena, mentre chi lavora per un periodo più breve ottiene una somma proporzionata.

L’INPS non paga mensilmente, ma effettua un versamento unico. Sono previste due finestre:

  • dicembre 2025, per le domande che risultano già elaborate e comprendono le mensilità maturate durante l’anno;
  • entro febbraio 2026, per le richieste che non è stato possibile liquidare entro dicembre o per le domande presentate fino al 31 gennaio 2026.

Questa soluzione permette di semplificare gli adempimenti amministrativi e garantisce un importo più consistente, utile soprattutto per spese familiari importanti o per far fronte ai costi tipici della fine dell’anno.

Scadenze per la domanda

La presentazione della domanda bonus mamma è obbligatoria. Il termine principale è fissato a 40 giorni dalla pubblicazione della circolare INPS del 28 ottobre 2025, cioè il 7 dicembre 2025. Poiché la data cade di domenica e l’8 dicembre è festivo, la scadenza slitta automaticamente al 9 dicembre 2025. Esiste un secondo termine per chi matura i requisiti dopo tale data: in questo caso la domanda può essere inoltrata fino al 31 gennaio 2026, purché i requisiti familiari e lavorativi risultino soddisfatti entro il 31 dicembre 2025.

Per inoltrare la domanda sono disponibili tre canali:

  • servizi online INPS, tramite la procedura dedicata sul sito istituzionale;
  • Contact Center, per chi preferisce un supporto telefonico;
  • patronati, che offrono assistenza nella compilazione e nell’invio.

La varietà delle modalità consente di adattarsi alle esigenze di ogni lavoratrice, anche a chi non utilizza abitualmente i servizi digitali.

FAQ del bonus mamma: chiarimenti sui casi più comuni

Le FAQ pubblicate dall’INPS il 27 novembre 2025 rappresentano uno strumento fondamentale per orientarsi tra regole e situazioni particolari. Di seguito i chiarimenti più rilevanti.

I figli devono convivere con la madre?

No. Ai fini del bonus vengono considerati tutti i figli, senza tener conto della convivenza o del carico fiscale.

Sono inclusi i figli adottivi o in affido?

Sì. La data di nascita è rilevante per tutti i figli, compresi adottati o affidati.

Le lavoratrici intermittenti hanno diritto al bonus?

Sì, purché nel mese sia stata svolta almeno una giornata di attività.

Il lavoro in agricoltura è valido ai fini del calcolo?

Sì, se è presente un contratto o l’iscrizione negli elenchi specifici.

Come funziona per le iscritte alla Gestione separata?

Sono escluse soltanto coloro che risultano iscritte per cariche sociali o attività occasionali.

I periodi di sospensione dell’attività sono rilevanti?

Solo quelli con retribuzione, indennità o contribuzione figurativa. Non sono utili l’aspettativa non retribuita, gli incarichi politici o il part-time ciclico senza prestazione.

NASpI, DIS-COLL e tirocini permettono di accedere al bonus?

No. Questi periodi non danno diritto al beneficio.

Quali redditi vanno considerati per il limite dei 40.000 euro?

Rileva esclusivamente il reddito da lavoro del 2025, comprese eventuali indennità. Non si considerano TFR, NASpI, DIS-COLL o pensioni.

Il nuovo bonus mamma si configura come un aiuto concreto per una parte significativa delle lavoratrici italiane. Grazie alle istruzioni operative e alle FAQ rese disponibili dall’INPS, è possibile orientarsi con maggiore facilità tra requisiti, procedure e tempistiche, facilitando così l’accesso a un sostegno pensato per conciliare lavoro e vita familiare.

Riassumendo il bonus mamma

  • Il bonus mamma sostiene le lavoratrici con almeno due figli attive nel 2025.
  • Escluse le lavoratrici domestiche e le madri con tre figli a tempo indeterminato.
  • Contributo di 40 euro mensili, pagato in un’unica soluzione annuale.
  • Domande entro il 9 dicembre 2025 o, in alternativa, entro il 31 gennaio 2026.
  • Richiesta tramite portale INPS, Contact Center o patronati autorizzati.
  • Le FAQ chiariscono requisiti, redditi validi, lavori ammessi ed esclusioni.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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