Nel 2026 l’età pensionabile di vecchiaia resta ferma a 67 anni. Poi, salvo cambiamenti in corsa, dal 2027 si dovrebbe salire a 67 anni ed un mese per poi arrivare al 2028 a 67 anni e 3 mesi. Diverse sono le ipotesi che stanno prendendo campo in materia perché sulla legge di Bilancio potrebbero ancora arrivare correttivi che magari porteranno la pensione anche nel 2027 ad essere congelata a 67 anni. Dal momento che parliamo di pensioni di vecchiaia, parliamo di un argomento comune a tanti contribuenti. Si tratta di tutti coloro che per carriera contributiva, non hanno alternative che non puntare alla pensione di vecchiaia. La misura che si centra con almeno 20 anni di versamenti contributivi è la più comune perché è quella che manda in pensione una volta raggiunti il limite di età prestabilito.
Ma se le ipotesi riguardano il cambiamento dell’età pensionabile, non sono ipotesi quelle che invece segnano possibili uscite dal lavoro nel 2026 a 65 anni e 8 mesi di età. Nel 2026 infatti è certo che ci saranno contribuenti che potranno sfruttare questi canali di uscita. Ma chi sono questi contribuenti che hanno la pensione sicura nel 2026 a 65 anni e 8 mesi?
Pensione sicura a 65 anni e 8 mesi nel 2026, ecco la sorpresa e chi potrà uscire subito
In pensione con 16 mesi di anticipo nel 2026 sarà possibile. Infatti esiste una norma che consente a chi si trova a maturare determinati requisiti, l’accesso alla pensione senza guardare ai soliti 67 anni di età per la pensione di vecchiaia. L’identikit preciso di chi può accedere a questo anticipo è il seguente:
- Donne con figli avuti, con il primo accredito contributivo a qualsiasi titolo maturato, dopo il 31 dicembre 2025.
Questi contribuenti, possono sfruttare lo status di contributivo puro e i figli avuti per tagliare l’età pensionabile per la quiescenza di vecchiaia. Ogni figlio avuto vale 4 mesi di taglio.
La pensione di vecchiaia arriva in anticipo, ecco come e perché
Quindi, essere una donna che nella sua vita ha avuto dei figli, permette di andare in pensione prima. Bisogna però avere almeno 20 anni di contributi versati perché questa è la soglia minima prevista per le pensioni di vecchiaia ordinarie. La pensione però per essere assegnata, non deve essere inferiore come importo a quello dell’assegno sociale. Parliamo di una pensione che nel 2026 per arrivare già a 65 anni e 8 mesi, non dovrebbe essere inferiore a 545/550 euro al mese. Usiamo il condizionale perché nel 2025 l’assegno sociale è pari a 538,69 euro ma nel 2026 dovrebbe aumentare per via della perequazione. E quindi aumenterà anche l’importo minimo della pensione che devono centrare coloro che non hanno anzianità contributiva prima del 1996.
Una donna con 20 anni di contributi versati nel 2026 al compimento dei 65 anni e 8 mesi potrà così andare in pensione. Ma questa età è sufficiente per donne che hanno avuto almeno 4 figli. Se i figli sono tre infatti l’età deve essere pari almeno a 66 anni. Come detto ogni figlio vale 4 mesi. Per questo con due soli figli l’età è di 66 anni e 4 mesi e con un solo figlio è di 66 anni e 8 mesi.