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Oggi: 05 Dic, 2025

Pensioni 2026, ecco 4 diverse misure con tutti i diversi requisiti dai 62 ai 64 anni di età

In pensione nel 2026 a età variabili tra i 62 e i 64 anni, ecco perché sarà ancora possibile uscire a età flessibili.
3 settimane fa
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pensione 2026
Foto © Investireoggi

Ormai, dopo la legge di Bilancio, il 2026 per le pensioni si aprirà con due misure in meno ma con diverse certezze. Perché ci sono strumenti confermati che anche per il 2026 consentiranno di andare in pensione ad età variabili tra i 62 e i 64 anni.

Pensione anticipata contributiva a 64 anni, ecco come nel 2026

A 64 anni si potrà andare in pensione, ancora una volta, con la versione contributiva delle pensioni anticipate ordinarie. Si tratta della misura che richiede i seguenti requisiti:

  • 64 anni di età
  • 20 anni di contributi
  • primo contributo successivo al 31 dicembre 1995

Per accedere alla misura è necessario rispettare anche un importo soglia. I limiti sono i seguenti:

  • pensione non inferiore a 3 volte l’Assegno Sociale per tutti gli uomini e per le donne senza figli
  • pensione non inferiore a 2,8 volte l’Assegno Sociale per le donne con un figlio e 2,6 volte per le donne con più figli

Chi raggiunge 25 anni di versamenti e possiede contributi nei fondi pensione integrativi può utilizzare la rendita maturata in questi fondi per completare il requisito economico.

Pensione 2026 a 63 anni e 5 mesi, ecco quando bastano 30 anni di versamenti

Nel 2026 sarà ancora possibile accedere all’Anticipo Pensionistico Sociale (Ape Sociale). La misura, introdotta dall’articolo 1 comma 179 della legge 232/2016 (legge di Bilancio 2017), nata in forma sperimentale, viene rinnovata ogni anno. Il reddito ponte che accompagna il contribuente fino alla pensione di vecchiaia sarà attivo anche nel 2026. Per disoccupati, caregiver e invalidi serviranno:

  • almeno 63 anni e 5 mesi di età
  • almeno 30 anni di contributi

Le categorie che possono accedere con 30 anni di contributi sono tre:

  • invalidi con invalidità civile almeno pari al 74%, certificata dalla Commissione Medica delle ASL
  • disoccupati che, dopo aver perso involontariamente il lavoro, hanno terminato l’intera indennità Naspi
  • caregiver che da almeno 6 mesi convivono, anche con interni diversi, con un familiare con disabilità grave riconosciuta ai sensi della legge 104

Ecco quando invece servono 36 anni di contributi

Nel 2026 l’Ape Sociale si applicherà anche a una quarta categoria: gli addetti ai lavori gravosi.

Tra questi rientrano:

conciatori; lavoratori edili; macchinisti e personale ferroviario viaggiante; gruisti; addetti alle pulizie senza qualifiche; netturbini e operatori della raccolta rifiuti; insegnanti ed educatori di asilo nido e infanzia; infermieri di sala operatoria e ostetriche di sala parto con lavoro su turni; camionisti; siderurgici; badanti e assistenti a persone non autosufficienti; lavoratori agricoli; marittimi; facchini; pescatori.

Per accedere è necessario aver svolto una o più di queste attività per:

  • 7 degli ultimi 10 anni
  • 6 degli ultimi 7 anni

I requisiti per ottenere l’Ape Sociale con i lavori gravosi nel 2026 sono:

  • almeno 63 anni e 5 mesi di età
  • almeno 36 anni di contributi

Anche senza la quota 103 nel 2026 uscite a 62 anni di età

Dal 2023 al 2025 l’unica misura che ha consentito l’uscita a 62 anni è stata la quota 103, che ha sostituito prima quota 102 e, ancora prima, quota 100. Tuttavia, la quota 103 nel 2026 non sarà più disponibile.

Chi però matura i requisiti della misura entro il 31 dicembre 2025, o li ha già maturati, mantiene il diritto cristallizzato e potrà quindi andare in pensione anche nel 2026, prima di compiere 63 anni.

I requisiti da raggiungere entro il 31 dicembre 2025 sono:

  • almeno 62 anni di età
  • almeno 41 anni di contributi

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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