La definizione pensione anticipata nel 2026 lascia diverse interpretazioni perché è usata in modo vario. Pensione anticipata 2026 si può usare per esempio per citare la misura ordinaria senza limiti di età che si chiama proprio pensione anticipata. Poi per pensione anticipata 2026 si può fare riferimento alla pensione di chi ha iniziato a lavorare e versare dopo il 1995. Ed in questo caso parliamo di pensione anticipata contributiva. Ed in questo caso dentro si cita anche la rendita da pensione integrativa. Infine, tornando alla pensione anticipata ordinaria, posticipare l’uscita nel 2026 sarà ancora vantaggioso per via di quello che viene chiamato bonus Giorgetti. Ecco novità e regole della pensione anticipata 2026 da conoscere meglio.
La pensione anticipata ordinaria nel 2026, inevitabile parlare del bonus Giorgetti
La pensione anticipata 2026 se parliamo della misura ordinaria che rappresenta insieme alla pensione di vecchiaia, uno dei pilastri del sistema. è la misura che non prevede alcun limite di età. Infatti per accedere alla pensione è necessario solo arrivare alla giusta carriera contributiva prevista. Che per gli uomini è fissata a 42 anni e 10 mesi di età mentre per le donne a 41 anni e 10 mesi.
Di questi 35 anni devono essere effettivi da lavoro e quindi senza i contributi figurativi da malattia o da indennità per disoccupati. Su questo però una recente sentenza ha cambiato le carte in tavola, perché pare che in base alla pronuncia della Cassazione, valgono tutti i contributi indistintamente per raggiungere il limite minimo prefissato. Ma è una sentenza e l’orientamento dell’INPS nell’approvare o respingere una domanda di pensione non cambierà.
Pensione anticipata nel 2026 oppure ecco il bonus Giorgetti
Ma sulla pensione anticipata ordinaria per il 2026 continua a valere il bonus Giorgetti.
Chi ha maturato i requisiti e pertanto si è assicurato il diritto alla pensione anticipata 2026, potrebbe decidere di restare a lavorare oltre. Al posto di presentare domanda di pensione anticipata all’INPS nel 2026 potrebbe chiedere all’INPS l’applicazione del bonus Giorgetti. Che per tutta la durata della permanenza al lavoro garantirebbe uno stipendio maggiore.
Perché i contributi a carico del lavoratore cesserebbero di essere versati all’INPS e resterebbero come netto in busta paga. Si tratta di un potenziale vantaggio del 9,19% in più di stipendio, perché a tanto ammonta l’aliquota contributiva dei versamenti a carico del dipendente.
Ecco cosa devono sapere i contributivi puri
Pensione anticipata 2026 è anche quella destinata ai contribuenti che hanno il loro primo accredito di contribuzione a qualsiasi titolo, successiva al 31 dicembre del 1995. Per loro c’è la possibilità di uscire a 64 anni di età. Bastano 20 anni di contributi. Però la pensione deve arrivare come importo, almeno a 3 volte l’assegno sociale per tutti gli uomini e per le donne che nella loro vita non sono diventate mai mamme. Invece per quelle che hanno avuto dei figli la pensione minima da centrare deve essere pari a 2,8 volte l’assegno sociale se di figli ne hanno avuti uno solo e a 2,6 volte se i figli avuti sono di più.
Proprio per aggirare questo ostacolo, che è il più arduo da superare per prendere questa pensione anticipata anche nel 2026, l’uso della previdenza complementare è possibile. Chi ha maturato almeno 25 anni di contributi a 64 anni di età può, se ha versamenti nella previdenza integrativa, usare la rendita maturata con il suo importo, per arrivare a pensioni pari a 2,6, 2,8 o 3 volte l’assegno sociale come spiegato prima.