Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

Lo spread tra BTp e Bund punta a 75 punti, l’attesa è ora per Moody’s

I rendimenti italiani convergono sempre più ai livelli tedeschi, essendo stati ormai superati dai francesi. Attesa per Moody's.
1 mese fa
1 minuto di lettura
Rendimenti italiani più vicini ai tedeschi
Rendimenti italiani più vicini ai tedeschi © Licenza Creative Commons

Prosegue il processo di convergenza tra rendimenti italiani e tedeschi. Ieri, prima che la Banca Centrale Europea comunicasse la sua decisione sui tassi di interesse, lo spread tra BTp e Bund a 10 anni si attestava a poco più di 76 punti base. In altre parole, il decennale tricolore offriva lo 0,76% in più del suo omologo tedesco. Una differenza così bassa non si vedeva dal 2010.

Prudenza fiscale

Il trend positivo è iniziato tre anni fa, in coincidenza con la nascita del governo Meloni. I mercati finanziari avevano temuto conseguenze negative per la tenuta dei conti pubblici dalla vittoria del centro-destra. Sin dai suoi primissimi passi, invece, la politica fiscale è apparsa improntata alla prudenza.

La discesa dello spread è stata evidente e quasi costante da allora. Non ha sempre coinciso con il calo anche dei rendimenti italiani. Ad esempio, quest’anno i titoli tedeschi hanno subito un repricing che ne ha innalzato i rendimenti a medio e lungo termine.

Rating in rialzo

Le agenzie di rating hanno fatto la loro parte nel sostenere questo trend. Limitandoci a quest’anno, il 12 aprile scorso S&P promuoveva i nostri bond da BBB con outlook positivo a BBB+ con outlook stabile. I rendimenti italiani riprendevano il loro processo di convergenza verso i livelli tedeschi, passando da uno spread di 120 a 100 punti base in poche settimane. Il 23 maggio spettava a Moody’s alzare l’outlook da stabile a positivo. E da allora, pur con qualche sali e scendi fisiologico, lo spread ha puntato verso gli 80 punti.

Nelle ultime settimane, altre due agenzie hanno promosso i BTp. A settembre è stata Fitch con rating BBB+ e outlook stabile e due settimane fa è stato il turno di DBRS, che ha alzato il suo giudizio ad A(low) da BBB(high).

I rendimenti italiani hanno proseguito la discesa in termini sia relativi che assoluti. Lo spread con i Bund si è ristretto sotto gli 80 punti e il decennale offre da diverse sedute attorno al 3,40%, ai minimi dell’anno.

Rendimenti italiani più bassi dei francesi

Prossimo appuntamento sensibile sarà il 21 novembre. In quella data Moody’s aggiornerà il suo giudizio sull’Italia. Analisti e mercati credono che alzerà finalmente il rating da Baa3 a Baa2. Ci allontanerebbe dall’area “junk”, la più temuta dagli investitori. I rendimenti italiani probabilmente verrebbero limati ulteriormente con lo spread a consolidarsi in area 75 punti. Considerate che l’Italia ormai offre meno della Francia, ma circa lo 0,25% in più della Spagna. Tendere ai livelli spagnoli, tuttavia, non pare possibile nel breve periodo. Il debito pubblico a Madrid è di circa 35 punti percentuali più basso in rapporto al Pil. E l’economia cresce molto più velocemente.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

sul tema OBBLIGAZIONI

La nuova rottamazione delle cartelle esattoriali nella legge di Bilancio, ma in Parlamento c'è chi attende dei correttivi.
Articolo precedente

Novità in arrivo, cambia la rottamazione delle cartelle esattoriali, si parte da gennaio 2026 con la Pace Fiscale

bollo auto
Articolo seguente

Bollo auto a rate, ecco le nuove possibilità di rateizzare la tassa automobilistica