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Oggi: 05 Dic, 2025

Imposta di successione da versare: ecco il calcolo, le cifre e cosa si paga oltre a imposte ipotecarie e catastali

Ecco come funziona adesso l'imposta di successione, chi deve versare, come si calcola e come pagare.
1 mese fa
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L’imposta di successione è un tributo a carico degli eredi che subentrano nei lasciti ereditari di un defunto. L’imposta si applica immediatamente dopo la presentazione della dichiarazione di successione e quindi nel momento in cui un patrimonio di un defunto viene trasferito a uno o più eredi. Spesso confusa con le varie imposte che si pagano dopo il decesso di un soggetto, come quelle ipotecarie e catastali, l’imposta di successione è un’altra cosa.

Si parla infatti di una imposta che non tutti devono pagare perché è calcolata in base al valore complessivo dell’eredità e si paga solo di fronte a lasciti di valore medio alto o di fronte a dichiarazioni di successioni presentate da altri soggetti diversi dai parenti più stretti del defunto, ed in questo caso a prescindere o quasi dal valore del lascito.

Bisogna dire che per completare l’istruttoria della dichiarazione di successione e per dire formalmente completato il passaggio di proprietà del lascito, il versamento dell’imposta è obbligatorio. Ma come si versa, come si calcola e cosa bisogna davvero conoscere di questa particolare imposta che negli anni ha subito anche delle nette modifiche normative?

Imposta di successione da versare: ecco il calcolo, le cifre e cosa si paga oltre a imposte ipotecarie e catastali

Dal primo gennaio del 2017 per l’imposta di successione molte cose sono cambiate. Infatti se parliamo di versamento di tutte le imposte relative ad una successione ereditaria, esse devono, a partire da quella data, essere auto-liquidate.

La regola vale per l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, la tassa ipotecaria, l’imposta di bollo e anche per i cosiddetti tributi speciali.

Si usa il modello F24 per il pagamento e l’autoliquidazione significa che è a completo carico del dichiarante, compreso il loro calcolo. Naturalmente il pagamento è successivo alla presentazione della dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate (che va fatta entro 12 mesi dal decesso, ndr). Ma il completamento della pratica prevede espressamente il versamento.

Imposta di successione 2026, ecco di cosa si tratta

L’imposta di successione è una imposta parametrata all’ammontare del lascito ereditario. Ed è quindi progressiva. E si determina anche in base al grado di parentela tra il defunto e gli eredi.
L’imposta di successione dal punto di vista normativo ha subito delle variazioni a seguito dell’entrata in vigore del Dlgs numero 139 del 2024, cioè della riforma fiscale sulle imposte indirette.
Dopo quel decreto è stato confermato che per le dichiarazioni di successione per decessi avvenuti a partire dal primo gennaio 2025 l’imposta di successione viene auto-liquidata dal contribuente e non viene più liquidata dagli uffici territoriali competenti come per i decessi precedenti.

Aliquote e regole diverse in base a diversi fattori

Imposta progressiva dicevamo, con aliquota del 4% per i trasferimenti effettuati in favore del coniuge o di parenti in linea retta. Ma solo se la quota di eredità per ciascun beneficiario supera 1.000.000 di euro e solo sulla parte eccedente quella somma.

Invece devono versare il 6%, gli eredi come i fratelli o le sorelle. Ma sulla parte eccedente i 100.000 euro di lascito e solo se il lascito per ciascun erede supera i 100.000 euro. Sempre del 6% è l’aliquota per i trasferimenti ad altri parenti ma solo fino al quarto grado. E dell’8% l’aliquota pure per gli affini in linea collaterale solo fino al terzo grado.

In questo caso il 6% è sull’intero lascito di ciascun erede e senza alcuna franchigia. Come lo è anche l’aliquota dell’8% per i trasferimenti in favore di soggetti diversi da quelli che rientrano nelle fasce prima citate.

Imposta di successione: in autoliquidazione anche il pagamento

Attenzione però, se gli eredi sono disabili sotto legge 104 (agevolazioni anche sulle successioni per gli invalidi), la franchigia sale a 1.500.000 di euro e l’aliquota prevista si applica sulla parte eccedente questa cifra.
L’imposta si calcola in autoliquidazione. E sempre in autoliquidazione si versa. Purché il versamento sia fatto nello stretto giro di 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione.

Se l’imposta da versare non supera 20.000 euro si può rateizzare in massimo 8 rate trimestrali di pari importo. Mentre se è più alta si può arrivare fino a 12 rate trimestrali sempre di pari importo.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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