Era il 13 gennaio del 2017 quando l’Italia scendeva definitivamente in serie B. L’agenzia di rating canadese DBRS Morningstar declassava i nostri titoli di stato a BBB(high), giudizio corrispondente a BBB+/Baa1 per le più note S&P-Fitch/Moody’s. Queste avevano già usato l’accetta negli anni immediatamente successivi alla crisi del debito. Venerdì scorso, la promozione dei bond sovrani italiani. Tornano in serie A grazie a DBRS, che alza il suo giudizio da BBB(high) ad A(low). Pur non essendo la più famosa tra le primarie agenzie internazionali, la notizia è stata accolta con grande soddisfazione dal governo.
Upgrade per Italia, downgrade per Francia
La promozione dei bond italiani è stata giustificata grazie al “governo stabile e credibile” nel risanare i conti pubblici, nonché per merito della maggiore resilienza dimostrata dall’economia italiana riguardo alle condizioni esterne. Nelle stesse ore, S&P ha declassato il rating della Francia da AA- ad A+. E lo ha fatto senza che fosse previsto un aggiornamento nel suo calendario. Ha pesato l’elevata incertezza politica, che rende complicato il piano di riduzione del deficit.
Distanze con Francia si riducono
Le distanze tra Roma e Parigi si assottigliano ulteriormente. Il giudizio più alto assegnato ai bond italiani dopo la promozione di DBRS è solamente di due gradini inferiore a quello più basso assegnato ai bond francesi. I mercati si sono portati avanti da un po’. I rendimenti dei due emittenti sono sostanzialmente uguali lungo la curva delle scadenze. In sostanza, lo spread BTp-Oat si è azzerato.
Cosa può accadere da ora in poi? Come detto, la promozione dei bond italiani era ormai insita nei prezzi.
Per chi investe non è stata una novità dirompente. Ciò non toglie che avrà ugualmente conseguenze. Diventa ancora più probabile l’upgrade di Moody’s tra un mese. Questa è l’agenzia più severa nei confronti dell’Italia, giudicando il nostro debito Baa3, appena un gradino sopra il livello “junk” o “spazzatura”. Ma ha di recente alzato l’outlook a positivo, un passo che precede di norma l’upgrade.
Promozione dei bond, possibile spread in calo
In termini concreti, la promozione dei bond italiani in Serie A può stringere ulteriormente il nostro spread per avvicinarlo ai livelli spagnoli. Questa mattina, il rendimento a 10 anni si attesta al 3,38% contro poco più del 2,58% del Bund. Lo spread con la Germania è arrivato a scendere sotto 80 punti base o 0,80%. Possiamo ipotizzare che, salvo tensioni sui mercati internazionali, si stabilizzi nelle prossime settimane in area 75 punti. Per l’Italia un aiuto sulla strada del contenimento per la spesa per gli interessi.
giuseppe.timpone@investireoggi.it

