Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

Accertamento disabili, al debutto la fase 2: ecco dove basta solo il certificato medico introduttivo

Dal 30 settembre 2025 parte la seconda fase della Riforma disabilità: protagonista solo il certificato medico introduttivo
2 mesi fa
2 minuti di lettura
certificato medico introduttivo
Foto © Pixabay

Da oggi, 30 settembre 2025, entra in vigore una nuova tappa della Riforma della disabilità, introdotta dal decreto legislativo n.62/2024. Questa fase sperimentale (la seconda), che si protrarrà fino al 31 dicembre 2026, coinvolgerà specifici territori italiani: le province di Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, oltre alla Regione autonoma Valle d’Aosta e alla Provincia autonoma di Trento.

Tuttavia, per quanto riguarda Valle d’Aosta e Trento, l’INPS non interverrà nella gestione diretta dell’iter di accertamento della disabilità, che rimarrà sotto la responsabilità degli enti locali.

Ne ha dato notizia l’INPS con il comunicato stampa del 26 settembre 2025.

Solo il certificato medico introduttivo

Il cambiamento rilevante di questa nuova fase è rappresentato dall’utilizzo obbligatorio del certificato medico introduttivo come unico strumento per l’accertamento della disabilità. Dal 30 settembre 2025, nelle nove province interessate, l’avvio della procedura per l’accertamento della disabilità non passerà più anche dalla presentazione di una domanda da parte del cittadino. Basta solo il certificato medico introduttivo, da trasmettere (da parte del medico di famiglia) in via telematica all’INPS, ad avviare la procedura.

Questo strumento segna un passaggio importante verso la semplificazione burocratica. Prima, infatti, dopo l’invio del certificato da parte del medico, il cittadino doveva comunque inoltrare una specifica richiesta all’INPS per avviare la pratica. Ora non sarà più necessario: sarà l’Istituto a gestire in automatico il percorso, alleggerendo i compiti delle famiglie e delle persone con disabilità.

Convocazione diretta alla visita medica

Con l’entrata in funzione del solo certificato medico introduttivo, seguirà poi la convocazione alla visita di accertamento.

L’INPS, ricevuto il documento, invierà direttamente al cittadino una comunicazione ufficiale tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

I dettagli della convocazione, comprese data, ora e luogo della visita, saranno disponibili anche online attraverso il “Portale della Disabilità”. Ovvero lo spazio digitale dedicato a questo ambito. Questo sistema mira a rendere più trasparente e accessibile l’intero procedimento, consentendo alle persone interessate di seguire passo passo l’avanzamento della pratica.

Cosa succede in caso di assenza

Un aspetto importante riguarda le assenze alla visita di accertamento. L’assenza senza giustificazione verrà considerata come una rinuncia alla valutazione di base. In altre parole, se il cittadino convocato non si presenta e non fornisce motivazioni valide, la pratica sarà chiusa.

Tuttavia, è prevista una possibilità di recupero: chi non ha potuto partecipare per cause oggettive, come malattia o impedimenti gravi, potrà richiedere una nuova convocazione. Questa flessibilità garantisce che il sistema non penalizzi chi si trova impossibilitato a rispettare la data fissata dall’INPS.

Basta solo il certificato medico introduttivo: le aree della prima fase

La seconda fase della sperimentazione arriva dopo un primo periodo di test avviato in alcune province italiane. In quella fase iniziale erano state coinvolte le province di Catanzaro, Frosinone, Salerno, Brescia, Firenze, Forlì-Cesena, Perugia, Sassari e Trieste.

L’esperienza maturata in quei territori ha permesso di mettere a punto i meccanismi organizzativi e di affinare le procedure.

L’obiettivo è estendere progressivamente questo modello innovativo a un numero sempre maggiore di aree, fino a renderlo parte integrante del sistema nazionale.

Riassumendo

  • Dal 30 settembre 2025 parte la seconda fase della Riforma della disabilità.
  • Nove province coinvolte, più Valle d’Aosta e Trento con gestione autonoma.
  • Procedura avviata solo tramite certificato medico introduttivo inviato all’INPS.
  • INPS convoca direttamente i cittadini con raccomandata e Portale della Disabilità.
  • Assenza ingiustificata equivale a rinuncia, ma possibile nuova convocazione motivata.
  • Prima fase già sperimentata in nove province italiane diverse.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

badanti vertenze
Articolo precedente

Badanti: ecco quando il lavoro finisce in vertenza in Tribunale e alla badante bisogna dare tanti soldi

bollette luce e gas
Articolo seguente

Bollette gas e luce obiettivo risparmio, ecco chi è considerato vulnerabile e paga meno ma non solo