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Oggi: 05 Dic, 2025

Spese scolastiche: verso lo sconto fiscale su quaderni, penne e libri?

Con l’inizio dell’anno scolastico, il governo valuta di ampliare le detrazioni fiscali includendo libri di testo e cancelleria.
3 mesi fa
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detrazione spese scolastiche
Foto © Pixabay

In alcuni regioni italiane il nuovo anno scolastico è già iniziato, per altre è alle porte. Tornare tra i banchi di scuola comporta, per le famiglie italiane, il sostenimento di spese. Dall’iscrizione ai libri di testo. Dalle gite scolastiche ad altre attività extra-scolastiche. Senza contare poi il materiale di cancelleria da acquistare durante l’anno (quaderni, penne, matite, ecc.). A oggi, per queste spese (tranne quelle di cancelleria e libri), il legislatore prevede la possibilità di recupero grazie alla detrazione fiscale del 19%.

Ebbene proprio questa detrazione fiscale, secondo voci che stanno circolando in questi giorni, il governo starebbe pensando di ampliare il beneficio anche alle spese per prodotti di cancelleria e libri, fino ad oggi esclusi.

Ma andiamo con ordine.

Come funziona la detrazione spese scolastiche

La detrazione 19% delle spese scolastiche è disciplinata dall’art. 15, comma 1, lettera e-bis) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Lo sgravio fiscale è ammesso su diverse tipologie di spese legate all’istruzione (propria) e dei figli (non ci riferiamo alla detrazione spese universitarie, per le quale il legislatore prevede altro sgravio ad hoc del 19%).

La detrazione spese scolastiche è relativa a quelle sostenute per la frequenza di:

  • scuole dell’infanzia (scuole materne);
  • scuole primarie (elementari);
  • scuole secondarie di primo grado (medie) e secondo grado (superiori).

L’agevolazione prescinde da se trattasi di scuole statali, paritarie private o gestite da enti locali.

Le spese detraibili ad oggi

Detto ciò, normativa vigente, prevede che tra i costi detraibili rientrano:

  • le quote di iscrizione;
  • i servizi di mensa scolastica;
  • le gite scolastiche;
  • l’assicurazione scolastica;
  • i contributi per il potenziamento dell’offerta formativa;
  • gli abbonamenti per il trasporto scolastico;
  • i servizi scolastici integrativi;
  • gli abbonamenti per il trasporto pubblico.

Modalità di pagamento e limiti

La detrazione è secondo il principio di cassa. Quindi, ad esempio, le spese pagate nel 2025 si detraggono nel 730/2026 (relativo al periodo d’imposta 2025). Ai fini dello sgravio è fondamentale che il pagamento risulti fatto con strumento tracciabile (assegno, bonifico ordinario, carte di credito, carte di debito, ecc.). Non serve fare bonifico parlante come nei bonus edilizi.

La detrazione, a partire dai costi sostenuti dal 1° gennaio 2025, si applica su un limite massimo di spesa pari a 1.000 euro per ogni alunno o studente. Il limite è stato innalzato dalla legge di bilancio 2025 (comma 13) rispetto alla soglia precedente fissata a 800 euro.

Spese scolastiche: si valuta l’estensione a libri e cancelleria

Attualmente, nell’elenco delle spese scolastiche detraibili non ci sono i costi sostenuti per l’acquisto di libri di testo, materiali di cancelleria e altre forniture scolastiche (Circolare oneri detraibili n. 14/E del 2023).

E’ qui che il governo starebbe valutando di intervenire. Trovando le risorse necessarie, in vista della manovra di bilancio 2026, si starebbe pensando di estendere la detrazione anche a dette spese.

L’eventuale ampliamento permetterebbe alle famiglie di recuperare parte dei costi sostenuti per quaderni, penne e testi scolastici, riducendo, ancor più, il peso economico dell’anno scolastico.

La misura, sarebbe in fase di valutazione. Ma dipenderà esclusivamente dalla disponibilità delle risorse necessarie per sostenere l’ampliamento del beneficio fiscale.

Riassumendo

  • La detrazione scolastica del 19% copre iscrizione, mensa, trasporti e gite.
  • Libri e cancelleria sono esclusi dalla detrazione secondo la circolare 14/E del 2023.
  • Il limite di spesa detraibile è stato alzato a 1.000 euro per studente.
  • Pagamenti devono essere tracciabili per usufruire dello sgravio fiscale.
  • Il governo valuta di estendere la detrazione anche a libri e cancelleria.
  • L’ampliamento dipende dalle risorse disponibili nella manovra di bilancio 2026.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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