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Oggi: 05 Dic, 2025

Pensioni con il 74% di invalidità, ecco le misure da utilizzare anche 8 anni prima dei 67 anni

Pensione invalidi al 74%: quali sono le anticipate? Ecco le misure da utilizzare per lasciare prima il lavoro.
3 mesi fa
2 minuti di lettura
Come si può prendere l'Assegno di Inclusione per soggetti che sono stati riconosciuti invalidi civili in misura non inferiore al 67%.
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Essere invalidi comporta sicuramente molte problematiche, ma in alcuni casi offre anche vantaggi dal punto di vista previdenziale. Infatti, esistono misure come la pensione anticipata riservate agli invalidi, anche con percentuali non troppo elevate. Già con una invalidità pari al 74% è possibile accedere a strumenti che permettono di lasciare il lavoro prima. Non parliamo quindi solo delle tutele previste per chi ha il 100% di invalidità, ma anche di misure dedicate a chi raggiunge almeno questa soglia intermedia.

Ecco dunque le principali soluzioni di pensione anticipata per chi ha un’invalidità civile al 74% o superiore.

“Gentili esperti di redazione, sono stato riconosciuto invalido civile al 74% proprio in questi giorni, perché ho ricevuto la certificazione della commissione medica.

Sto ancora lavorando e mi chiedevo se, con questo grado di disabilità civile, posso andare in pensione prima, visto che compio a dicembre 61 anni di età. Grazie.”

Pensioni anticipate con invalidità al 74%, ecco quando non ci sono limiti di età

La misura che consente il maggior anticipo, per chi ha almeno il 74% di invalidità, è la Quota 41 per i lavoratori precoci. Tuttavia, si tratta di una possibilità riservata a una platea molto ristretta, poiché non basta rispettare i requisiti contributivi: bisogna anche rientrare in determinate categorie protette.

I requisiti specifici sono:

  • nessun limite di età;
  • almeno 41 anni di contributi complessivi;
  • almeno 35 anni di contributi effettivi, esclusi quelli figurativi per malattia, infortunio o disoccupazione;
  • almeno 12 mesi di contributi continuativi versati prima del compimento dei 19 anni di età.

La misura si applica anche agli invalidi civili, purché con invalidità riconosciuta almeno al 74%. Insieme a loro rientrano anche:

  • addetti ai lavori usuranti;
  • lavoratori impegnati in mansioni gravose;
  • disoccupati senza Naspi da almeno 3 mesi;
  • caregiver che assistono un parente con disabilità grave ai sensi della Legge 104.

Ape sociale per invalidi al 74%, per la pensione servono 30 anni di contributi

Un’altra soluzione è l’Ape sociale, riservata anche agli invalidi con almeno il 74% di disabilità civile. In questo caso, il requisito anagrafico è fissato a 63 anni e 5 mesi.

I contributi richiesti sono 30 anni complessivi, e la platea è la stessa prevista per la Quota 41 (con l’esclusione dei lavori usuranti, che non rientrano). Per i disoccupati, inoltre, non è necessario attendere i 3 mesi senza Naspi: possono presentare subito la domanda.

L’Ape sociale ha però caratteristiche particolari:

  • è una misura di accompagnamento alla pensione, non definitiva;
  • non prevede assegni familiari, tredicesima mensilità, maggiorazioni sociali;
  • non si adegua all’inflazione;
  • l’importo massimo è di 1.500 euro mensili;
  • decade al raggiungimento dei 67 anni, quando subentra la pensione di vecchiaia;
  • vige il divieto di cumulo con redditi da lavoro, salvo prestazioni autonome occasionali fino a 5.000 euro annui.

Le donne invalide 8 anni prima in pensione, ecco come

Anche l’Opzione donna rappresenta una possibilità per le donne invalide con almeno il 74% di disabilità. Si tratta di un regime sperimentale che consente l’uscita anticipata, accettando però il ricalcolo contributivo dell’assegno.

I requisiti sono:

  • 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre dell’anno precedente;
  • età variabile in base ai figli:
    • 59 anni con almeno due figli;
    • 60 anni con un figlio;
    • 61 anni senza figli.

Grazie a questa misura, le donne invalide possono anticipare la pensione fino a 8 anni rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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