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Oggi: 05 Dic, 2025

Nuovi controlli sugli immobili oggetto di Superbonus se l’intervento ha portato a modifica catastale

Nuovi controlli in arrivo sugli immobili oggetto di Superbonus se l'intervento ha portato a modifica catastale. Ecco cosa sta succedendo.
3 mesi fa
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controlli immobili Superbonus
Foto © Pixabay

Occhio ai controlli sugli immobili oggetto di Superbonus. Come canta Raf con il brano Il battito animale: “Ti confesso di avere paura e non mi era ancora successo, paura del mondo, di te e a volte di me stesso. No no non passa, abbiamo un battito che batte come un martello pneumatico in noi, ma se lo controlli col senno di poi non batterà mai”.

Allo stesso modo chi usufruisce del Superbonus deve prestare attenzione ai controlli, soprattutto quando gli interventi realizzati comportano modifiche catastali. In questi casi, infatti, le autorità fiscali e gli enti competenti intensificano le verifiche per assicurarsi che gli interventi siano conformi alle normative e che le detrazioni vengano correttamente applicate.

Comprendere come funzionano questi nuovi accertamenti è fondamentale per evitare problemi futuri e garantire la corretta fruizione del bonus.

Nuovi controlli sugli immobili oggetto di Superbonus se l’intervento ha portato a modifica catastale

Il Superbonus ha permesso a molte famiglie di effettuare finalmente dei lavori di ristrutturazione grazie a cui riqualificare la propria abitazione. In alcuni casi tali interventi hanno modificato in modo significativo le caratteristiche dell’immobile, intaccando ad esempio le metrature interne, la suddivisione degli spazi, il volume complessivo o la destinazione d’uso. In tali circostanze la normativa prevede l’obbligo di presentare all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione di variazione catastale.

Proprio in tale ambito si inseriscono i controlli da parte del Fisco sugli immobili ristrutturati con il Superbonus. Che si concentrano appunto sui casi in cui i lavori hanno comportato una variazione della rendita catastale. Questa attività di verifica, che riguarda migliaia di contribuenti in tutta Italia, ha preso il via lo scorso febbraio e proseguirà per tutto il 2025 e, presumibilmente, anche oltre.

Entrando nei dettagli, attraverso il provvedimento numero 38133 del 7 febbraio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito le modalità con cui invia al contribuente apposite comunicazioni. Tale provvedimento mira a garantire la correttezza dei dati catastali e a prevenire future contestazioni fiscali, assicurando così una gestione trasparente e conforme delle agevolazioni legate al Superbonus.

Lettere di compliance: un invito a regolarizzare

I contribuenti coinvolti stanno ricevendo le cosiddette lettere di compliance, ovvero comunicazioni che non hanno carattere sanzionatorio immediato ma rappresentano un invito a collaborare. Nella lettera in questione sono indicati i dati dell’immobile e la rendita catastale attuale. Ma anche i lavori eseguiti con il Superbonus e l’eventuale difformità riscontrata.

Il proprietario ha quindi la possibilità di fornire chiarimenti o di procedere con l’aggiornamento catastale tramite un tecnico abilitato. Se la situazione viene sanata nei termini previsti si evitano sanzioni. Chi ignora la comunicazione, invece, rischia di incorrere in accertamenti formali da parte dell’Agenzia delle Entrate. In tal caso, oltre al pagamento della differenza dovuta sulla rendita catastale aggiornata, possono essere applicate sanzioni amministrative e richieste di interessi arretrati.

Le multe possono variare in base al ritardo nella regolarizzazione. Ma è sempre possibile ricorrere al ravvedimento operoso, che consente di pagare importi ridotti se si interviene spontaneamente.

In caso di dubbi, si consiglia di rivolgersi a un esperto del settore, come ad esempio un tecnico abilitato, per valutare la propria situazione. E, ove necessario, mettersi in regola. Agire subito, infatti, aiuta ad evitare possibile problemi futuri e a mantenere la piena conformità fiscale del proprio immobile. A tal fine, come spiegato nel provvedimento prima citato:

“L’Agenzia delle entrate rende disponibili al contribuente le informazioni […] per una valutazione in ordine alla correttezza dei dati in suo possesso; ciò consente all’intestatario catastale di regolarizzare la sua posizione secondo le modalità di cui al punto 4 ovvero di fornire elementi, fatti e circostanze non conosciuti dall’Agenzia, sulla base dei quali non si rende obbligatoria la presentazione della dichiarazione nel caso di specie”.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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